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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E I PAESI ESTERI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IL NORD EST GUARDA SEMPRE PIÙ ALLA GERMANIA
[di Fabio Bordignon]

Si rafforza l'asse tedesco. La geografia delle relazioni internazionali espresse dalla popolazione del Veneto, del Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento torna ad orientarsi verso la Germania. Ma, più in generale, ad apparire saldo è il legame con i principali partner dell'Europa (continentale): Spagna, innanzitutto, ma anche Francia e, in misura più debole, Gran Bretagna. Il rapporto con gli Stati Uniti spacca a metà la società locale, mentre Russia e Cina sembrano sempre più lontane. Sono le indicazioni fornite dall'ultima indagine dell'Osservatorio sul Nord Est, che ha sondato, per Il Gazzettino, il giudizio dei cittadini sui paesi stranieri.
Otto punti in più negli ultimi tre anni: la quota di persone che si dicono vicine alla Germania è cresciuta notevolmente, rispetto al 2005. I giudizi positivi si fermavano al 65%, mentre oggi sono saliti al 73%. Tanto da pareggiare il dato riferito alla Spagna, che in tutte le precedenti indagini si collocava in prima posizione. E poco conta il fatto che, nel frattempo, il campione utilizzato da Demos per il suo monitoraggio sul Nord Est sia stato "allargato" alla popolazione residente nella provincia di Trento. Il sentimento filo-tedesco mostra scarsa variabilità su base territoriale: si attesta poco sopra il 70% sia in Veneto che nel Trentino, mentre raggiunge il 76% in Friuli-Venezia Giulia.
Ad emergere con forza dai dati del sondaggio, tuttavia, è soprattutto la rilevanza della dimensione europea. Se la Spagna - come detto - condivide con la Germania il ruolo di riferimento privilegiato nel panorama internazionale, la Francia - in leggero calo rispetto alla rilevazione precedente - si colloca poco distante. I cugini d'oltralpe sono infatti apprezzati dal 69% delle persone interpellate, con una flessione di un paio di punti nel confronto con il 2005. In modo coerente con le precedenti indagini, la "mappa" suggerita dal sondaggio propone un rapporto meno saldo con l'altro partner-Ue: è poco meno di un nordestino su tre, infatti, a formulare una valutazione positiva sulla Gran Bretagna, con una misura rimasta sostanzialmente invariata nell'ultimo triennio.
Le cose cambiano nel momento in cui prendiamo in esame le relazioni extra-europee. I rapporti con gli Stati Uniti - come già abbiamo evidenziato nel focus dedicato, qualche settimana fa, a questo tema - sembrano risentire ancora delle fratture generate dall'intervento in Iraq. L'indicatore ha infatti mostrato un andamento altalenante, negli ultimi anni, ma è sceso oggi al valore minimo: appena il 43% del campione intervistato esprime una posizione filo-americana: il saldo negativo, rispetto al dato del 2005, è di circa cinque punti, ma di quindici rispetto al 2004; le valutazioni erano molto più favorevoli perfino nel 2003 (49%) nel vivo dell'azione militare nel Golfo Persico.
Il deterioramento delle relazioni verificatosi negli ultimi anni è, però, ancora più esplicito nel caso degli altri due paesi considerati dal sondaggio. Specie per quanto concerne la Russia: se nel 2004 la metà della popolazione, nelle regioni nord-orientali, si diceva vicina a Mosca, la frazione di giudizi positivi è tornata al 45% nel 2005 - già nel 2003 si attestava su questi livelli - e, soprattutto, è crollata al 30% nei tre anni successivi. La progressione al ribasso è stata molto rapida anche nel caso della Cina. Se nel 2003-2004 le valutazioni positive arrivavano a lambire la quota di quattro persone su dieci, il dato si ferma oggi al 24%. E' interessante osservare, infine, come la relazione tra i giudizi favorevoli sui due paesi e gli orientamenti politici del rispondente sia molto diversa. Se per la Russia (così come per gli Usa) sono gli elettori di centro-destra a dirsi vicini, la prossimità con la Cina è molto più sentita sull'altro versante dello spazio politico.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 13 e il 15 ottobre 2008. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1005 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Giovanni Pace ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
La documentazione completa su www.agcom.it.
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