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OSSERVATORIO SUL NORD EST - LE PRIORITà DEL NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
UN ALLARME CHE CRESCE, PAURA CHE MANCHI LAVORO
[di Fabio Bordignon]

Nord Est e disoccupazione: questo accostamento, fino a pochi anni fa, poteva quasi suggerire una contraddizione in termini. Il posto di lavoro, nel Nord Est del boom economico, aveva smesso di essere un problema, le persone in cerca di lavoro erano diventate una specie in via di estinzione. La crisi di questi mesi, tuttavia, ha totalmente ridisegnato tale situazione. Ha profondamente ridefinito, quantomeno, la percezione del problema, e le paure suscitate tra i lavoratori. Quasi una persona su due, nelle regioni nord-orientali, pone oggi la disoccupazione tra le prime due emergenze. A suggerirlo sono i risultati dell'Osservatorio sul Nord Est, che ha aggiornato, per Il Gazzettino, la graduatoria delle questioni maggiormente sentite dai cittadini.
Bisogna sempre distinguere tra realtà e percezioni. Tanto più quando le percezioni coinvolgono paure che toccano da vicino, e in profondità, le persone. Come le paure connesse al posto di lavoro. La disoccupazione, nelle regioni nord-orientali, è cresciuta, nel corso dell'ultimo anno. Di oltre un punto percentuale sia in Veneto che in Friuli-V.G., nel II semestre 2009 (rispetto allo stesso semestre del 2008 - dati Istat). Mentre la provincia di Trento ha confermato, grossomodo, i valori dell'anno precedente.
L'allarme, tuttavia, sembra essere cresciuto in misura molto più sensibile, molto "più che proporzionale", presso l'opinione pubblica di quest'area. I dati raccolti da Demos & Pi lo mostrano in modo evidente. Il 30% delle persone interpellate vede la disoccupazione come prima emergenza regionale; un altro 19% la colloca al secondo posto: complessivamente, dunque, quasi la metà del campione intervistato - il 47% - si mostra inquieto di fronte al tema.
Del resto, nelle imprese nordestine permangono situazioni di grande affanno: si vedano, a questo proposito, le indagini congiunturali della Fondazione Nord Est. Il ricorso alla cassa integrazione è cresciuto in misura esponenziale, nella fase recente: in molte famiglie c'è almeno una persona che ne sta usufruendo, e il venir meno di questo paracadute sociale appare a molti come un rischio concreto. Peraltro, le previsioni dell'opinione pubblica - proposte qualche settimana fa su queste pagine - "dicono" che la crisi durerà ancora a lungo: più di due anni, secondo un terzo della popolazione.
Va segnalato, peraltro, come siano proprio i lavoratori autonomi e gli imprenditori a concentrare l'attenzione su questo tema (21%), mentre dal punto di vista anagrafico le classi più sensibili sono quelle a ridosso dell'età pensionabile - 34%, tra i 45 e i 54 anni; 40%, tra i 55 e i 64: si tratta dei settori dove, verosimilmente, è più difficile trovare nuova occupazione o riciclarsi in nuove professioni. Dal punto di vista territoriale, la punta massima si registra nel Friuli-Venezia Giulia (425): si tratta, del resto, della regione del Nord, dopo il Piemonte, con il livello di disoccupazione più elevato. Dal punto di vista politico, invece, sono gli elettori dei partiti di opposizione a lanciare in modo più deciso l'"allarme occupazione" (40% tra chi vota Pd; 31% per l'IdV), che tuttavia appare particolarmente sentito anche tra gli elettori della Lega Nord (34%).
Tra le altre questioni segnalate dagli intervistati, torna a crescere in modo significativo il tema dell'immigrazione, che con il 17% si colloca al secondo posto della graduatoria. Al terzo posto troviamo invece la criminalità comune, con il 14% delle indicazioni, seguito dalla qualità dei servizi sociali e sanitari (11%).
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 1 e il 3 settembre 2009. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1026 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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