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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: GENERE E GENERAZIONI A CONFRONTO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
COSI' LE GIOVANI DONNE STRAVINCONO SUI MASCHI
[di Natascia Porcellato]

Giovani, adulti, uomini, donne: a confronto. L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, oggi si concentra sulle differenze di genere e generazione che possiamo intravedere nella società nordestina contemporanea. I risultati più interessanti arrivano dalle componenti di età giovane (compresa tra i 15 e i 24 anni) e adulta (tra i 45 e i 60 anni): due generazioni lontane ma legate poiché, idealmente, corrispondono alla classe dei "genitori" e dei "figli". Inoltre, la distinzione in base al genere permetterà di capire meglio comportamenti e atteggiamenti di "figli" e "figlie", "madri" e "padri" in relazione all'istruzione, nel rapporto con la religione e i temi etici, e in comportamenti sociali come il consumo di alcol e l'utilizzo di Internet
Di particolare interesse appare il profilo delle giovani donne, che sembrano delineare un percezione di sé meno legata a vincoli o stereotipi del passato. Lontane dalle proprie madri, ma anche dai padri e dai coetanei, le ragazze appaiono infatti contraddistinte da una serie di "più": più istruite, più cosmopolite, più secolarizzate, più propense al frequente consumo di (super)alcolici.
Istruzione e identità. Il livello di istruzione è il primo fattore su cui puntiamo l'attenzione. (Abbiamo considerato il livello medio e alto, dato che la classe dei giovani include ragazzi che al momento dell'intervista possono disporre della sola licenza media.) Le giovani donne sono maggiormente istruite rispetto ai coetanei, ma anche agli adulti: oltre il 63% ha infatti un livello di istruzione medio, a cui va aggiunto un altro 38% che ha già ottenuto un diploma o una laurea. Dal punto di vista dell'identità territoriale, invece, vediamo come il loro orizzonte, oltre che locale e nazionale (26%), veda una consistente componente di "cosmopolite" (23%), marcando una certa differenza sia rispetto ai ragazzi coetanei (che condividono con le madri una maggiore propensione per i riferimenti locali) che ai padri (più concentrati verso l'identità locale e nazionale).
Il rapporto con la religione. Anche il fattore religioso offre spunti interessanti. Rispetto agli uomini, le donne tendono a frequentare maggiormente i riti religiosi, ma tra queste è importante distinguere: tra le "madri" è il 37% a frequentare tutte le settimane i riti religiosi; le più giovani, invece, si fermano al 28%. La partecipazione più assidua rispetto ai coetanei maschi, tuttavia, non impedisce a queste ragazze di avere un approccio disincantato verso le questioni religiose: infatti, sono più aperte all'eutanasia (71%), e l'intervento della Chiesa è gradito purché limitato a questioni strettamente attinenti alla religione (46%).
La rete che separa le generazioni. L'utilizzo di Internet appare legato soprattutto all'età, dividendo giovani e adulti. Oltre l'80% dei ragazzi è un internauta assiduo, senza apprezzabili distinzioni di genere. Il distinguo tra uomini e donne, invece, è rilevante per la generazione degli adulti: infatti, mentre tra i padri gli internauti assidui sono circa 45% le madri si fermano al 22%.
Il consumo di alcol. Un tratto distintivo della giovane generazione è il modello di consumo di alcol: i giovani sono soprattutto bevitori frequenti, in cui l'alcol è probabilmente legato a uscite settimanali in bar o pub; gli adulti, invece, prediligono un consumo quotidiano, che accompagna ai pasti. Anche la scelta degli alcolici segue la frattura generazionale e di uso: padri e madri privilegiano il vino, tipica bevanda di accompagnamento per pranzi e cene, mentre i giovani scelgono la birra e, soprattutto le ragazze, i superalcolici.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati dalla società Demetra con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing). I tre sondaggi telefonici si svolti rispettivamente nelle date: 23-25 gennaio 2009 (1021 casi - supervisione CATI: Giovanni Pace); 4- 6 Maggio 2009 (1033 casi - supervisione CATI: Giovanni Pace); 1-3 Settembre 2009 (1026 casi - supervisione CATI: Claudio Zilio). I campioni sono in tutte e tre le rilevazioni statisticamente rappresentativi della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Il documento completo si trova sul sito www.agcom.it.
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