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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: SCENDE LA FIDUCIA NELL'UNIONE EUROPEA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
FIDUCIA NELLA UE DIMEZZATA IN 20 ANNI: CI CREDE UNO SU 3
[di Natascia Porcellato]

Un nordestino su tre: questa è la misura della fiducia nell'Unione Europea da parte dell'opinione pubblica di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della Provincia autonoma di Trento. Secondo i dati analizzati da Demos per Il Gazzettino, infatti, la misura del gradimento verso l'UE si ferma oggi al 32%. Guardando alle indagini passate dell'Osservatorio sul Nord Est, però, possiamo trarre ulteriori, interessanti, indicazioni: la serie storica disponibile, infatti, parte da lontano e ci consente di vedere come è cambiato questo indicatore dai primi anni 2000, all'alba dell'introduzione della moneta unica.

Nel 2001, la fiducia del Nord Est nell'Unione Europea si attestava su livelli molto alti: 62%. A partire da quel momento, però, seguiranno vent'anni di crisi. Nel 2002 -l'anno dell'Euro-, il valore si stabilizza al 60%, ma scende al 52% nel 2003, non raggiunge la maggioranza assoluta (48%) l'anno successivo e si attesta al 42% nel 2007.

Cinque anni più tardi, nel pieno dell'austerity imposta dal Governo Monti per salvare il Paese dal default, la fiducia nell'UE si ferma al 32%, e scende ulteriormente (27%) nel 2017. Il punto più basso, però, viene registrato nel 2020, nel mese di maggio, quando non va oltre il 22%: le incertezze delle istituzioni continentali nei primi mesi di pandemia sembrano aver trasmesso una sensazione di abbandono ai nordestini. Nel 2021, quando invece si sono concretizzate le azioni comuni sui vaccini e il piano Next Generation EU, l'opinione pubblica dell'area reagisce e la fiducia risale: 39%. Un ulteriore passo in avanti (42%) lo fa nel febbraio del 2022, prima dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Due mesi più tardi, però, l'effetto del conflitto si fa sentire e non sembra stringere i nordestini intorno all'UE: la fiducia si incrina al 37%, mentre oggi si ferma cinque punti percentuali prima, al 32%.

Quali settori si mostrano più aperti verso Bruxelles e quali invece più sospettosi? I giovani tra i 18 e i 24 anni (57%) e quelli tra i 25 e i 34 anni (56%) sono quelli che guardano con maggiore fiducia all'istituzione continentale, mentre gli anziani con oltre 65 anni si attestano intorno alla media dell'area (32%). Le persone di età centrale (35-54 anni), invece, mostrano una quota di consenso che non va oltre il 25-26%, anche se il valore minimo viene osservato tra gli adulti tra i 55 e i 64 anni (17%).

Come cambiano queste opinioni dal punto di vista politico? La fiducia più ampia proviene dagli elettori dei partiti minori (57%), del Partito Democratico (64%) e, in misura ancora più ampia, da chi guarda a Italia Viva o Azione (82%). Sopra alla media dell'area, inoltre, si collocano anche quanti voterebbero per il Movimento capeggiato da Conte (36%), mentre nettamente al di sotto di questa soglia troviamo i sostenitori dei partiti attualmente al Governo. Infatti, sono coloro che voterebbero per Forza Italia (20%), Fratelli d'Italia o Lega (entrambi 19%), insieme a quanti si collocano nell'area grigia dell'incertezza e della reticenza (20%), ad apparire i settori più diffidenti verso l'Unione Europea.



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 3 e il 10 marzo 2023 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.006 persone (rifiuti/sostituzioni: 4.411), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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