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OSSERVATORIO SUL NORD EST - OSSEREVATORIO SUL NORD EST: FOCUS SULLO SCIOPERO FISCALE

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
LO SCIOPERO FISCALE
[di Natascia Porcellato]

Secondo i calcoli della CGIA di Mestre, giovedì scorso, l'8 giugno, è stato il tax freedom day 2023, quel giorno dell'anno in cui si termina di lavorare per pagare le tasse e si inizia farlo per un reddito effettivamente disponibile. Troppo? Sì, viene da dire, osservando i dati analizzati da Demos. Il 62% dei nordestini, infatti, si dichiara moltissimo o molto d'accordo con l'idea che "oggi è necessario proclamare uno sciopero fiscale perché le tasse sono insopportabili".

Guardando alla serie storica dell'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, possiamo vedere che, negli ultimi sedici anni, l'adesione a questa opinione, pur variando nel tempo, si è sempre mantenuta saldamente maggioritaria. Nel 2007, la tentazione dello sciopero fiscale riguardava il 66% dei nordestini, scendeva al 57% nel 2011, e risaliva bruscamente (68%) nel 2012, il periodo del Governo dell'austerità guidato da Mario Monti, con i conti pubblici messi in sicurezza da riforme costose e dolorose. La crescita, però, non si esaurisce quell'anno: questa idea, infatti, raggiunge la sua massima popolarità (73%) nel 2013. Nel decennio successivo, però, assistiamo, pur con valori altalenanti, a una diminuzione complessiva dell'adesione: 64% nel 2014, 69% nel 2017, 65% nel 2019, fino all'attuale 62%.

La tensione verso l'imposizione fiscale, dunque, pur nel recente e leggero raffreddamento, è ampia, di lunga data e sedimentata presso l'opinione pubblica nordestina. Ma come varia nei diversi settori sociali? Innanzitutto, evidenziamo che solo raramente l'adesione scende al di sotto della maggioranza assoluta; tuttavia, alcune indicazioni interessanti possono essere ricavate. Dal punto di vista del genere, sono le donne (66%) più degli uomini (58%) a pensare che le tasse siano tanto insopportabili da meritare uno sciopero. Dal punto di vista anagrafico, poi, un'adesione superiore alla media a questa idea proviene dalle persone di età centrale (35-44 anni, 66%) e dagli adulti (45-64 anni, 69-72%). I giovani under-35, invece, si posizionano non lontano dalla media dell'area (60-61%), mentre tra gli anziani il consenso si ferma al 50%.

Osserviamo, ora, l'influenza del fattore socioprofessionale. A essere maggiormente d'accordo con la necessità dello sciopero fiscale sono gli operai (81%), insieme ai disoccupati (68%) e alle casalinghe (67%). Intorno al valore medio si pongono studenti (64%) e imprenditori, mentre più distanti da questa posizione sembrano essere liberi professionisti (55%), pensionati e impiegati (entrambi 52%).

Vediamo, infine, l'influenza della politica. I più propensi a condividere l'idea che il peso del fisco sia tanto insostenibile da meritare una protesta forte come lo sciopero sono gli elettori della Lega (68%), di Forza Italia (75%) e, in misura ancora più marcata, del Movimento 5 Stelle (80%). Intorno alla media, invece, si fermano i sostenitori di Fratelli d'Italia (62%), mentre al di sotto di questa soglia troviamo gli elettori di Italia Viva o Azione (42%), insieme a quelli del Partito Democratico (45%) e quanti voterebbero per i partiti minori (56%).



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 3 e il 10 marzo 2023 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.006 persone (rifiuti/sostituzioni: 4.411), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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