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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL GIUDIZIO DEL NORD EST SU SILVIO BERLUSCONI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
BERLUSCONI, IL 91% PROMUOVE L'IMPRENDITORE, IL 61% IL PREMIER
[di Natascia Porcellato]

Alla fine, Silvio Berlusconi ci ha lasciato. Una figura controversa, la sua, capace di cambiare e innovare i diversi e molteplici settori nei quali si è cimentato: il Paese è stato fortemente influenzato dal Cavaliere, e non può non fare i conti con lui, nel bene e nel male. A pochi giorni dalla sua scomparsa, l'Osservatorio sul Nord Est di Demos per Il Gazzettino interroga l'opinione pubblica proprio su Silvio Berlusconi: quali giudizi sul suo operato? Vediamo, prima di tutto, l'uomo d'impresa: il 90% dei nordestini ha un giudizio positivo della sua attività come Presidente del Milan, mentre il medesimo orientamento raggiunge l'88% per le sue attività imprenditoriali. Qui, non si intravvedono steccati ideologici di sorta. Dai sostenitori del suo stesso partito, Forza Italia, arriva in entrambi i casi l'unanimità (100%), ma non si osservano differenze sostanziali anche tra gli elettori del Partito Democratico (rispettivamente, 83 e 70%) o del M5s (87 e 73%), tra chi voterebbe per Azione (96 e 93%), Fratelli d'Italia (98 e 97%) o Lega (91 e 94%).

Spostando l'attenzione sulla sua attività politica e istituzionale, lo sguardo cambia. Nel complesso, i giudizi rimangono nettamente positivi, sia per la sua azione come Presidente di Forza Italia (70%) che come Premier (61%), ma in questo caso emergono dei forti distinguo legati a quella contrapposizione tra centrodestra e centrosinistra che lui stesso ha incarnato negli ultimi 30 anni. Il giudizio è quindi positivo tra gli elettori della sua coalizione: è così per i sostenitori di Lega (87-93%) e FdI (91-86%), oltre ovviamente ai "suoi" azzurri (93-88%). Più controversa la posizione degli elettori di Azione e del M5s, tra i quali prevale un giudizio positivo come Presidente di Forza Italia (rispettivamente, 62 e 59%) e un maggiore distacco per quello di Premier (31 e 12%). Distaccati e critici, invece, i sostenitori del Pd: tra di loro, i giudizi positivi su Berlusconi si fermano al 37% come capo di partito e al 20% come Presidente del Consiglio.

Ora, la questione aperta è quella della sua successione: chi raccoglierà l'eredità politica di Silvio Berlusconi? Nel complesso, è solo l'11% ad azzardare un nome (e i due più citati sono quelli di Tajani e Meloni, rispettivamente 5 e 3%), mentre la stragrande maggioranza (80%) non individua qualcuno che possa prendere il suo testimone.

Legato a questo aspetto, c'è quello governativo: come sarà l'esecutivo Meloni senza Berlusconi? Il 50% dei nordestini lo prevede più debole, mentre il 38% pensa a un rafforzamento. L'idea che prevarrà una certa debolezza proviene in misura maggiore dagli elettori di Forza Italia (70%) e del M5s (79%), mentre all'opposto sono soprattutto i sostenitori di FdI a ritenere l'esecutivo avrà più forza (51%). Una maggiore incertezza, infine, sembra emergere tra gli elettori di Lega (divisi tra il 47% che prevede un Governo più forte e il 45% che se lo attende più debole), Azione (47% vs 49%) e Pd (41% vs 47%). Di certo, questo è chiaro a tutti, nulla sarà come prima: con la morte di Berlusconi si è chiusa un'epoca. E come sarà il futuro dipenderà anche da come si affronterà la sua assenza.





NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 12 e il 15 giugno 2023 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1003 persone (rifiuti/sostituzioni: 4464), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

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