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OSSERVATORIO SUL NORD EST - OSSERVATORIO SUL NORD EST: L'INGLESE È LA SECONDA LINGUA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
LINGUA STRANIERA? IL 57% A NORD EST RISPONDE "YES"
[di Natascia Porcellato]

"Il linguaggio è la veste del pensiero", secondo il poeta inglese Samuel Johnson. Ma quanti nordestini hanno più di un "vestito"? Secondo i dati raccolti da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, è il 57% a parlare una seconda lingua, oltre all'italiano.

Quale profilo ha questa componente della popolazione? Dal punto di vista del genere, la conoscenza di una seconda lingua appare più frequente tra gli uomini (62%) che tra le donne (53%), mentre guardando al fattore anagrafico osserviamo una maggiore frequenza tra under-25 (80%), giovani tra i 25 e i 34 anni (84%) o persone di età centrale (35-44 anni, 77%). In linea con la media dell'area, invece, si fermano coloro che hanno tra i 45 e i 54 anni (59%), mentre meno diffuso sembra essere questo tratto tra adulti (42%) e anziani over-65 (34%). Anche la dimensione urbana o rurale sembra influenzare questo fattore: la quota di persone che parla una seconda lingua, infatti, si attesta al 49% nei centri più piccoli, raggiunge il 64% in quelli di medie dimensioni e arriva al 70% nelle città con oltre 50mila abitanti.

Professionalmente, infine, osserviamo come la conoscenza di una lingua straniera sia più diffusa tra impiegati (85%), liberi professionisti e studenti (entrambi 89%), ma supera la media dell'area anche tra operai (61%) e imprenditori (63%). Al di sotto di questa soglia, invece, si fermano i valori registrati tra disoccupati (49%), pensionati (38%) e casalinghe (31%).

Quali sono gli idiomi più parlati nel Nord Est? Al primo posto troviamo quello inglese, conosciuto dal 72% di coloro che parlano una lingua straniera, mentre il 14% dichiara di affiancare il francese all'italiano. Tedesco e spagnolo, infine, contano entrambi sul 5%, così come le "altre" lingue. Ma dove i nordestini hanno imparato queste lingue? A scuola, prima di tutto: è così per l'85% di loro, mentre ad averla appresa tra le mura domestiche è il 15%.

Per comprenderli davvero, però, è necessario guardare tra le pieghe dei dati rilevati nei diversi territori. Da qui, emerge la storia passata che contraddistingue quest'area: così, osserviamo una presenza superiore alla media di conoscenza del tedesco in Provincia Autonoma di Trento (30%), mentre in Friuli-Venezia Giulia emerge una più alta incidenza di "altre" lingue (12%). Questo fattore è probabilmente legato alla presenza delle sue minoranze, al suo essere "al" e "il" confine, valore confermato anche dalla più alta incidenza di persone che dichiarano di aver imparato la seconda lingua "in famiglia" (33%).

Sempre in questi dati, infine, oltre al passato, si può dettagliare meglio il presente di un territorio che ha nella sua geografia la connessione con l'Europa e nel suo tessuto produttivo e nel suo interscambio commerciale quella con il mondo: in tutti i contesti, che sia Veneto (75%), Friuli-Venezia Giulia (66%) o la provincia di Trento (57%), è l'inglese la più conosciuta e parlata.

Sono, per riprendere le parole di Johnson, i molti "vestiti" del Nord Est: con questi si conosce il suo passato, si comprende il suo presente e si intravvede il suo futuro.




NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 4 e l'8 settembre 2023 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1006 persone (rifiuti/sostituzioni: 4331), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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