demos & PI
contatti area riservata
RAPPORTO GLI ITALIANI E LO STATO OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE IL MONDO A NORDEST MONITOR ITALIA LE INDAGINI EUROPEE
Le mappe di Ilvo Diamanti
ULTIME MAPPE
Italiani spaventati dal clima impazzito ma ora tra le paure c’è anche la guerra
(24 novembre 2023)
vedi »
Tutti contro Hamas ma la guerra divide l’Italia 3 su 4 vogliono due Stati
(17 novembre 2023)
vedi »
Il premierato piace meno ma un italiano su due vuole l’elezione diretta
(13 novembre 2023)
vedi »
Gli italiani hanno fiducia in papa Francesco “Baluardo contro le guerre”
(4 novembre 2023)
vedi »
LE MAPPE DI ILVO DIAMANTI

La geografia degli orientamenti culturali, sociali e politici degli italiani, tracciata dagli articoli di Ilvo Diamanti per La Repubblica.
TUTTI CONTRO HAMAS MA LA GUERRA DIVIDE L’ITALIA 3 SU 4 VOGLIONO DUE STATI
[La Repubblica, 17 novembre 2023]

Viviamo in tempi inquieti. Segnati e scossi da guerre che agitano il contesto globale. E indeboliscono il nostro senso di sicurezza. Ormai orientato, rapidamente, verso l'in-sicurezza. Il recente sondaggio condotto da Demos lascia pochi dubbi al proposito. Il 53% degli italiani si dice, infatti, "molto" preoccupato del conflitto, innescato, il mattino del 7 ottobre, dall'attacco lanciato da Hamas contro Israele. Mentre un ulteriore 36% si dichiara "abbastanza" preoccupato. Circa 9 italiani su 10, dunque, denunciano un senso di preoccupazione per questa guerra. Che sentono vicina, incombente. Anche se si combatte a circa 4.000 chilometri dall'Italia. Una distanza rilevante, ma non troppo. Perché le armi e gli strumenti di guerra agiscono e re-agiscono a distanze anche maggiori. Inoltre, le tecnologie della comunicazione superano ogni distanza. E i media raccontano la guerra in diretta. In quanto "la paura fa spettacolo". Attira e moltiplica l'attenzione delle persone. Alza gli indici di ascolto. Così lo spettacolo della guerra e della paura prosegue. Senza soluzione di continuità D'altronde, il conflitto che ha sconvolto l'area israelo-palestinese si affianca all'invasione della Russia in Ucraina nel febbraio 2022. Provocando una guerra che prosegue. In modo drammatico. Non lontano dai nostri confini. E continua a generare grande preoccupazione. In misura di poco inferiore, rispetto a quanto avviene in Israele. Il sentimento degli italiani (e non solo...) è, quindi, attraversato da grandi tensioni. Provocate e alimentate da guerre che proseguono (e si inseguono). A conferma che viviamo una fase di instabilità globale.

D'altra parte, queste guerre vedono protagoniste, in diversa misura e con ruoli diversi, due grandi potenze globali. Gli Usa e la Russia. Mentre la Cina è presente, sullo sfondo. Anche l'Europa è attenta. Coinvolta. Necessariamente. Nel caso dell'Ucraina, in particolare, è il teatro di guerra. Ma non riesce a imporre il proprio ruolo quanto dovrebbe.Proprio perché è parte incausa.

Così, gli italiani, come mostra il sondaggio diDemos , esprimono opinioni e (ri)sentimenti di segno diverso. Ma, inevitabilmente, di grande preoccupazione. Di fronte all'attacco di Hamas, la condanna appare pressoché unanime. Tuttavia, una parte molto ampia dei cittadini(il 44%) rileva e sottolinea come anche Israele abbia delle responsabilità. Questa opinione appare particolarmente estesa - e diviene maggioritaria - fra gli elettori di centro-sinistra e del M5s. Mentre fra chi vota per i partiti di centro-destra, per quanto le responsabilità di Israele vengano denunciate con chiarezza, prevale la condanna di Hamas.

Appare comunque larghissima, fra i cittadini, la richiesta di sostenere il progetto dei due Stati indipendenti, che garantiscano al popolo israeliano e palestinese cittadinanza e legittimità. Una scelta, secondo gran parte di cittadini, da perseguire senza "prendere parte". Per garantire diritti e poteri a entrambi i popoli. Questa soluzione viene indicata, come prioritaria, da circa 3 persone su 4. Mentre componenti molto più limitate, per quanto significative, ritengono più importante sostenere le ragioni specifiche del popolo palestinese e/o israeliano.

I due terzi del campione, comunque, auspicano che, per favorire la soluzione del conflitto, "il governo riconosca lo Stato indipendente palestinese". Mentre il 40% considera prioritario "sostenere Israele, insieme agli Usa e all'Occidente". C'è, quindi, una quota significativa di cittadini, il 32%, che vorrebbe perseguireentrambe le soluzioni ritenendole "complementari", o in gradodi rafforzarsi reciprocamente.
Le posizioni principali, comunque, assumono un differente peso fra gli elettori, in base alla loro posizione nello spazio politico. A centro- sinistra si dà maggiore importanza al sostegno dello Stato palestinese, molto meno al sostegno di Israele. Una prospettiva che ottiene, invece, maggiore consenso fra gli elettori di centro-destra.

Il mondo, quindi, non appare più un'entità lontana e astratta. Al contrario, assume contorni e colori ben definiti. Utili a segnare i confini delle zone critiche. I contorni delle nostre paure. In questo modo, avvicina Paesi che, un tempo, poco tempo fa, apparivano lontani. Incolori. Mentre ora sono divenuti molto più vicini. E danno un colore e una posizione alle nostre paure.

home  |  obiettivi  |  organizzazione  |  approfondimenti  |  rete demos & PI  |  partner  |  privacy step srl  ::  p. iva 02340540240