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OSSERVATORIO SUL NORD EST - OSSERVATORIO SUL NORD EST: SULL'ECONOMIA PIÙ OTTIMISMO IN VENETO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IL VENETO PIÙ OTTIMISTA DI FRIULI E TRENTINO
[di Natascia Porcellato]

"L'insostenibile leggerezza del peso economico delle tre regioni nordestine" viene da dire, parafrasando il titolo di un famoso romanzo di Milan Kundera. L'opinione pubblica di quella che è una delle aree più ricche e produttive del Paese, infatti, quando deve esprimersi sulla propria rilevanza nazionale, sembra piuttosto divisa. Guardando ai dati dell'Osservatorio sul Nord Est di Demos per Il Gazzettino, emerge come il 30% degli intervistati ritenga oggi il peso economico della propria Regione aumentato, ma nel 2009 la medesima componente raggiungeva il 46%; all'opposto, quanti la giudicano diminuita si attestano al 36%, e la quota appare del tutto simile a quanto già visto ventiquattro anni fa (35%). Nello stesso arco di tempo, però, ad essere cresciuta è soprattutto la componente che bolla la situazione immutata o non si esprime: se nel 2009, questi settori si attestavano complessivamente al 19%, oggi raggiungono il 34%. L'indice sintetico, dato dalla differenza tra quanti giudicano il peso aumentato e coloro che invece lo vedono ridotto, passa dal +11 del 2009 all'attuale -6, segnalando una sensibile percezione di perdita di centralità.

Come variano questi valori nei diversi territori che compongono il Nord Est? In Veneto, gli intervistati si dividono in tre componenti quasi equivalenti: il 34% giudica il peso della propria Regione accresciuto, il 33% invariato e il 33% lo vede come declinante. In provincia di Trento, invece, si fa marcata, e maggioritaria, l'idea che sia diminuita la propria rilevanza economica (57%), mentre in Friuli-Venezia Giulia appare più presente sia la componente che ritiene sia rimasto tutto uguale, sia quella che percepisce una perdita di centralità (entrambe 41%).

Qual è, invece, la visione delle diverse generazioni? Tra i giovani sembra essere più consistente l'idea che il peso economico delle tre Regioni nordestine sia aumentato (39-44%), ma una tendenza simile emerge anche tra gli adulti tra i 55 e i 64 anni (36%). Che non sia cambiato granché, invece, appare una posizione più popolare tra gli over-65 (38%), mentre un senso di perdita di importanza sembra crescere tra coloro che hanno tra i 45 e i 54 anni (44%).

Veniamo, infine, alla percezione che hanno le categorie socioprofessionali. L'idea che il peso economico dell'area nell'ultimo decennio sia diminuito appare più presente tra gli operai (41%) e i disoccupati (42%), anche se il valore più ampio è osservabile tra le casalinghe (54%). Tra i liberi professionisti, invece, sembra essere maggiormente consistente la componente che giudica invariato questo fattore (41%), mentre gli studenti affiancano all'idea che non sia cambiato granché (46%), una percezione di crescita di importanza (41%). A schierarsi in misura maggiore a favore di un aumento di rilevanza del peso economico delle tre Regioni nordestine in Italia nell'ultimo decennio, invece, sono i pensionati (35%) e, in misura ancora più marcata, gli imprenditori e i lavoratori autonomi: qui, il valore supera la soglia della maggioranza assoluta, raggiungendo il 57%.




NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 4 e l'8 settembre 2023 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1006 persone (rifiuti/sostituzioni: 4331), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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