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OSSERVATORIO SUL NORD EST - A NORD EST LA FIDUCIA NEL PAPA È SCESA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IN DIECI ANNI È CROLLATA LA FIDUCIA IN FRANCESCO
[di Natascia Porcellato]

Dieci anni: tanto è passato da quel 2013 che ha visto salire al soglio pontificio Jorge Bergoglio, dando l'inizio all'era di Francesco. Oggi, qual è la fiducia che riscuote il Papa nel Nord Est? Guardando ai dati analizzati da Demos per Il Gazzettino, osserviamo come, in linea generale, la sua figura appaia ancora piuttosto amata: il consenso, infatti, supera la maggioranza assoluta e si attesta al 64%.

Ma come è cambiato nel corso di questa decade l'atteggiamenti dei nordestini verso il Vescovo di Roma? Per questo, utilizziamo la serie storica messa a disposizione dall'Osservatorio sul Nord Est. All'indomani della fumata bianca, e negli anni immediatamente successivi, la fiducia verso il Papa arrivato "quasi dalla fine del mondo" sfiorava l'unanimità: il 93% registrato nel 2013 viene sostanzialmente confermato nel 2014 (92%), nel 2015 (93%) e nel 2016 (90%). Nel 2017, però, sembra iniziare una fase di progressivo allontanamento: la fiducia, infatti, si ferma all'87%, e una ulteriore battuta di arresto la registriamo nei due anni successivi (rispettivamente 80 e 75%). Neanche la pandemia sembra riavvicinare i nordestini al pontefice: tra il 2020 e il 2021, infatti, i valori non vanno oltre il 70-71%, anche se è nel 2022 che il gradimento verso il Papa scende sotto la soglia del 70% (69%), tendenza confermata dal 64% registrato nel corso dell'ultima indagine.

In dieci anni, il saldo è negativo di 29 punti percentuali: quasi un terzo (31%) dei consensi in meno. Ma quali settori mostrano il cambiamento di atteggiamento più marcato? Consideriamo la pratica religiosa. La fiducia in Bergoglio appare oggi molto larga tra chi frequenta assiduamente la Messa (86%), si attesta al 68% tra coloro che vi si recano saltuariamente e al 45% tra i non praticanti. Nel 2013, però, i medesimi settori mostravano un trasporto molto più ampio e trasversale verso il nuovo Vescovo di Roma: chi non andava a Messa gli tributava una fiducia pari all'81%, valore che saliva al 95-96% tra chi era praticante.

Guardiamo, ora, al fattore anagrafico. In generale, vediamo che la fiducia nel Papa tende a crescere all'aumentare dell'età: tra i più giovani, si ferma al 35%; si attesta al 52-53% tra quanti hanno tra i 25 e i 54 anni; raggiunge il 74% tra gli adulti e l'86% tra gli anziani. Se guardiamo al 2013, però, vediamo come, dal punto di vista generazionale, il gradimento si sia non solo ridotto, in generale, ma anche differenziato. Nelle diverse età, infatti, il saldo tra la fiducia odierna e quella registrata 10 anni fa si attesta tra -9 e -17 punti percentuali tra adulti e anziani, oscilla tra -38 e -45 tra quanti hanno tra i 25 e i 54 anni; si impenna a -53 tra i giovani.

Veniamo, infine, all'influenza della politica. Oggi, la fiducia verso il Papa tende a essere più ampia tra gli elettori di Pd (82%) e Lega (71%), mentre tra gli incerti (65%) e chi guarda a FdI (62%) non si discosta dalla media. Al di sotto di questa soglia, invece, si fermano i sostenitori dei partiti minori (54%), insieme a quelli di Forza Italia e del M5s (entrambi 58%). Anche qui, è la crisi della trasversalità ad affiorare: dieci anni fa, le percentuali erano tutte intorno al 90%.

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 4 e l'8 settembre 2023 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1006 persone (rifiuti/sostituzioni: 4331), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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