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ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST |
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L'orgoglio veneto (18 dicembre 2024)
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Nord Est soddisfatto della qualità di vita (11 dicembre 2024)
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Il Nord Est e il risparmio (4 dicembre 2024)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA |
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X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO |
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Rapporto 2005 (giugno 2005 - file pdf)
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Rapporto 2004 (gennaio 2004 - file pdf)
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Rapporto 2002 (giugno 2002 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST |
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Rapporto 2007 (gennaio 2007 - file pdf)
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Rapporto 2005 (gennaio 2005 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE |
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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
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Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL CAROVITA A NORD EST
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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EFFETTO INFLAZIONE: A NORD EST 3 SU 4 HANNO FATTO RINUNCE [di Natascia Porcellato]
L'ha certificato l'Istat poco tempo fa: nel 2023, l'inflazione media in Italia è stata pari a +5,7%. Il valore appare in calo rispetto al +8,1% raggiunto nel 2022, e riflette in larga parte le minori tensioni sui prezzi dei beni energetici, che sono passati dal +50,9% segnato nel 2022 al +1,2% del 2023. Guardando dentro al dato, però, emerge una tendenza che fa riflettere: a salire, infatti, è stata l'inflazione di fondo, quella depurata delle componenti più volatili come prodotti energetici e alimentari, che è passata dal +3,8% del 2022 al +5,1% del 2023.
Numeri come questi non potevano non trovare un riscontro nelle abitudini di acquisto dei nordestini: secondo i dati analizzati da Demos per Il Gazzettino, nel 2023, quasi tre intervistati su quattro (72%) hanno dovuto fare delle rinunce a causa dell'aumento dei prezzi.
Dove si sono concentrati i maggiori sacrifici? Su viaggi e vacanze (40%), prima di tutto, e sulle occasioni di divertimento come uscite con amici, cene, aperitivi, etc. (23%). Vicino a questi, però, vediamo che uno su cinque (20%) ha rinunciato a investimenti importanti, come ad esempio una casa o l'automobile. Più limitata sembra essere la quota di intervistati che ha rivisto i propri acquisti di scarpe o abbigliamento (7%) o che ha dovuto rinunciare a visite mediche o a comprare medicinali (6%). Chiudono, infine, i tagli di attività legate alla cura di sé (3%), o quelle culturali (1%).
Dai dati dell'Osservatorio sul Nord Est, però, emerge anche una certa differenza generazionale nella modalità di riduzione delle spese. I più giovani hanno diminuito in misura maggiore i momenti di divertimento (45%), ma anche le somme destinate alla cultura (7%), mentre coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni hanno tagliato soprattutto viaggi e vacanze (51%). Le persone di età centrale (35-54 anni), poi, hanno rivisto maggiormente le spese legate ai momenti di divertimento (27-29%), ma ancora più significativo è che il 25-30% abbia rinviato dei grandi investimenti. Gli adulti tra i 55 e i 64 anni, invece, dichiarano di aver ridotto soprattutto viaggi e vacanze (45%), ma mostrano una quota superiore alla media anche di contrazione di acquisti di scarpe e abbigliamento (14%). I più anziani, infine, insieme a viaggi e vacanze (37%), hanno dovuto limitare anche l'acquisto di vestiario e calzature (16%) e, nota ancora più allarmante, hanno rinunciato a visite mediche o ad acquistare medicinali (18%).
Come si prefigura il 2024? Le stime di Prometeia prevedono un ulteriore rallentamento dell'inflazione nel Paese, che dovrebbe fermare l'indice a +2,1%, con un'inflazione di fondo che però viene indicata intorno a +2,5%.
Ma l'opinione pubblica di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento come vede il nuovo anno? Le attese sembrano orientate soprattutto verso il negativo: gli ottimisti, infatti, non vanno oltre il 12%, mentre la stragrande maggioranza pensa che la condizione economica propria o della propria famiglia non sarà molto diversa (62%) o sarà peggiore (26%) rispetto a quella del 2023. Per dirla alla Elio Vittorini, è forse così che "la nostra paura del peggio è più forte del nostro desiderio del meglio".
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NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 10 e il 13 gennaio 2024 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.004 persone (rifiuti/sostituzioni: 4.220), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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