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OSSERVATORIO SUL NORD EST - LA FIDUCIA DEL NORD EST IN PAPA BERGOGLIO
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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CROLLA LA FIDUCIA NEL PAPA: MENO 33% IN 11 ANNI [di Natascia Porcellato]
“Fratelli e sorelle, buonasera”: era un mercoledì, quel 13 marzo 2013, quando con queste parole si è affacciato al balcone di San Pietro Jorge Maria Bergoglio appena eletto Vescovo di Roma a salutare i fedeli presenti in Piazza e collegati da tutto il mondo. Undici anni dopo, qual è la riserva di cui gode Papa Francesco? Guardando ai dati analizzati da Demos per l’Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, vediamo che il consenso verso il Papa si attesta oggi al 60%.
Considerando la serie storica, però, osserviamo come l’ondata di affetto che ha suscitato il Papa “venuto dai confini del mondo” si sia via via affievolita. Tra il 2013 e il 2016, infatti, la fiducia riposta dai nordestini in Bergoglio appare stabile e sostanzialmente unanime (90-93%). Nel 2017, quando il valore si ferma all’87%, inizia una lenta discesa: l’anno successivo, infatti, l’indicatore non va oltre l’80% e scende ulteriormente (75%) nel 2019. Neanche la pandemia sembra stringere nuovamente i nordestini intorno al pontefice: tra il 2020 e il 2022, i valori sembrano stabilizzarsi intorno al 70%, ma nel 2023 un ulteriore calo ferma la fiducia verso Papa Francesco al 64%, una tendenza rafforzata dal 60% osservato oggi.
In undici anni, il saldo è pari a -33 punti percentuali. Ma quali settori hanno maggiormente cambiato atteggiamento? Vediamo innanzitutto la religiosità. La fiducia in Bergoglio appare ancora oggi molto ampia tra coloro che frequentano assiduamente la Messa (88%), mentre tra chi lo fa saltuariamente il valore si ferma al 64% e non va oltre il 31% tra chi non è praticante. All’inizio del suo pontificato, però, il consenso appariva molto più ampio e trasversale e variava dall’81% di chi non frequentava la Chiesa al 95-96% di chi invece, anche solo saltuariamente, lo faceva.
Consideriamo, poi, l’influenza dell’età. In generale, vediamo che la fiducia verso il Papa tende ad aumentare al crescere dell’età. Tra coloro che hanno meno di 35 anni, infatti, oscilla tra il 40 e il 46%, ma anche tra le persone di età centrale (35-54 anni) il consenso si mantiene al di sotto della maggioranza assoluta (37-45%). È solo tra gli adulti (68%) e, in misura ancora più marcata, tra gli anziani (91%), infatti, che il gradimento verso il Papa supera questa soglia. Anche in questo caso, il confronto con il 2013 rivela come la disaffezione verso il Papa sia piuttosto generalizzata: ad eccezione degli anziani, dove il saldo negativo si limita a -4 punti percentuali, per le altre classi d’età varia dai -23 punti percentuali persi tra gli adulti ai -55 registrati tra coloro che hanno tra i 35 e i 44 anni.
Veniamo infine all’influenza della politica. Rispetto al 2013, quando tutti erano riuniti in una fiducia che trasversalmente non si discostava dal 90%, oggi l’elemento che balza agli occhi è che sembra emergere una certa polarizzazione degli elettorati, ma del tutto indifferente rispetto agli schieramenti maggioranza-opposizione. A mostrare un consenso superiore alla media verso Bergoglio, infatti, sono soprattutto quanti voterebbero per il Pd (79%), Forza Italia (80%) e FdI (70%), mentre molto più distaccati appaiono gli elettori del M5s (38%) e della Lega (47%).
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NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 9 e il 13 settembre 2024 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.000 persone (rifiuti/sostituzioni: 3.049), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,1% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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