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OSSERVATORIO SUL NORD EST - GLI ATTEGGIAMENTI DEI CITTADINI VERSO PAPA BENEDETTO XVI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IL NORD EST E IL PAPA
[di Fabio Bordignon]

Rimane elevata, nelle regioni del Nord Est, la fiducia in Papa Ratzinger. Più di due persone su tre, nel Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e in provincia di Trento, si dicono vicine a Benedetto XVI: un valore stabile, rispetto alla rilevazione di un anno fa, ma leggermente inferiore a quello registrato nei mesi successivi alla sua elezione al soglio di Pietro. E' quanto emerge dalla periodica rilevazione dell'Osservatorio sul Nord Est, che come ogni anno ha aggiornato i dati sull'atteggiamento dei cittadini verso il Pontefice. L'indagine, realizzata da Demos & Pi per Il Gazzettino, ha sondato le opinioni di un ampio campione di cittadini.
L'abbiamo già sottolineato in occasione delle precedenti inchieste condotte, sul tema, da Demos: i consensi e il calore raccolti, negli ultimi anni della sua vita, da Papa Giovanni Paolo II appaiono difficilmente replicabili. Almeno in un arco temporale relativamente breve, come quello che caratterizza il pontificato di Benedetto XVI. Va subito precisato come, a meno di tre anni dalla sua investitura quale vescovo di Roma, Papa Ratzinger ottenga comunque un significativo livello di apprezzamento presso la popolazione nordestina: segno di un attaccamento alla Chiesa e alle sue istituzioni che si mantiene ancora solido, in quest'area italiana.
Il 68% delle persone interpellate dal sondaggio esprimono attaccamento verso la figura del Pontefice: il 31% dice di provare molta fiducia in lui; il 37% abbastanza fiducia. La frazione complementare di persone interpellate manifesta maggiore distanza: poco meno di una persona su tre afferma di provare poca fiducia, mentre solo il residuo 10% dichiara di provare "nessuna fiducia" verso il papa tedesco. La lieve flessione registrata attraverso le diverse misurazioni dell'Osservatorio possono essere ricondotte, con ogni probabilità, alle posizioni ferme assunte, dal Pontefice e dalle gerarchie vaticane, su diverse tematiche di rilevanza pubblica. Si tratta, nondimeno, di un arretramento di appena cinque punti, che in parte può essere attribuito ad una parziale attenuazione dell'entusiasmo iniziale. La fiducia in papa Ratzinger raggiungeva il 73%, nel luglio 2005, a pochi mesi dall'elezione, mentre già nel un anno fa, all'inizio del 2007, si attestava sui livelli attuali.
Disaggregando il dato generale in base ai principali caratteri socio-demografici, appare rilevante innanzitutto la variabilità di tipo territoriale. Il consenso per il Papa raggiunge i massimi livelli in provincia di Trento, dove arriva a superare la soglia delle tre persone su quattro. Nell'ambito delle tre aree del Nord Est, il Veneto si colloca in posizione intermedia, appena sopra la media generale, con il 69%. Il valore più basso è invece quello fatto segnare dal Friuli-Venezia Giulia, che si ferma al 57%. Uomini e donne si attestano su livelli sostanzialmente analoghi, mentre sono le persone più anziane ad esprimere livelli di fiducia leggermente superiori alla media - sopra il 70% -, sebbene il consenso sia piuttosto trasversale in relazione alla variabile anagrafica.
La vera spaccatura, però, sembra essere determinata dalla pratica religiosa: una relazione che aiuta a spiegare, almeno in parte, lo scarto nella fiducia tra Papa Ratzinger e il suo predecessore. Se Giovanni Paolo II otteneva consensi maggioritari in tutti i settori della popolazione, anche presso i non praticanti, l'atteggiamento verso l'attuale Papa appare molto più legato all'appartenenza religiosa individuale. Se la fiducia raggiunge l'86% tra i praticanti assidui e si abbassa al 62% tra i saltuari, appena il 30% dei non praticanti afferma di provare fiducia in lui.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 17 e il 21 gennaio 2008. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1048 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati delle precedenti rilevazioni fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
La documentazione completa su www.agcom.it.
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