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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E GLI ANZIANI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
PER GLI ANZIANI DEL NORD EST INDIFFERENZA E POCO RISPETTO
[di Natascia Porcellato]

In che modo sono percepiti oggi dalla società gli anziani? Come è cambiato il rispetto che un tempo era dovuto a chi era "più grande"? Si occupa di anziani oggi l'Osservatorio sul Nord Est curato da Demos. L'impressione che si ricava dai dati pubblicati oggi su Il Gazzettino è che a una loro maggiore incidenza nella società non corrisponda una migliore condizione o più alta considerazione. Il giudizio sul trattamento che viene riservato agli over-65 dalla società, infatti, divide i rispondenti: il 18% ritiene che siano trattati male, mentre circa un intervistato su tre esprime un giudizio positivo. L'atteggiamento maggiormente indicato, però, è l'indifferenza: lo sceglie il 42% dei rispondenti. Non stupisce, quindi, che venga segnalato anche un calo del rispetto riservato loro: lo pensano quasi sette nordestini su dieci.
Come nel resto dei paesi occidentali, anche le regioni del Nord Est hanno visto crescere l'incidenza degli anziani sulla popolazione. A questa crescita numerica, però, sembra essersi affiancata anche una maggiore importanza del ruolo sociale che rivestono. Non di rado, infatti, gli anziani sono un vero e proprio sostegno sia domestico che sociale: spesso accudiscono i nipoti; talvolta rinnovano la propria casa per ospitare le famiglie dei figli; sono depositari delle tradizioni e danno continuità alle generazioni. Inoltre, hanno contribuito a creare un mercato del lavoro sconosciuto fino a qualche anno fa, quello delle "badanti". Nato certamente dai mutamenti che hanno interessato in generale le famiglie -e in particolare le donne- ma anche dalle nuove esigenze e sensibilità degli anziani bisognosi di cure.
Dati questi cambiamenti di peso e ruolo degli over-65, quale percezione ne hanno i nordestini? Secondo l'indagine pubblicata in queste pagine, è l'indifferenza a prevalere: il 42% dei rispondenti, infatti, ritiene sia questo l'atteggiamento maggiormente diffuso verso gli anziani. Sono soprattutto i giovani con meno di 25 anni e quanti hanno tra i 35 e i 44 anni a dare questo tipo di giudizio. Dal punto di vista professionale, poi, questa posizione è presente soprattutto tra gli studenti, i liberi professionisti e le casalinghe.
È circa un nordestino su tre, invece, a giudicare positivamente il trattamento riservato agli anziani. Il profilo sociale vede una maggiore presenza di persone di età compresa tra i 55 e i 64 anni mentre, dal punto di vista professionale, sono per lo più gli imprenditori e i lavoratori autonomi ad esprimere questa valutazione. La visione negativa, infine, riguarda il 18% degli intervistati ed è maggiormente presente tra coloro che hanno tra i 45 e i 55 anni, gli operai e i disoccupati.
Ad una società soprattutto "indifferente", poi, si aggiunge una visione negativa della considerazione che viene riservata agli over-65. Infatti, è solo una minoranza a sostenere che, rispetto al passato, agli anziani sia dato uguale (16%) oppure più (12%) rispetto. Per la maggioranza dei nordestini (67%) prevale una visione negativa, che giudica la considerazione di cui godono oggi inferiore rispetto a quella che veniva loro riconosciuta in passato.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto nei giorni 1-4 marzo 2010. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1013 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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