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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E L'EMERGENZA RIFIUTI IN CAMPANIA
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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NAPOLI, QUELLE IMMONDIZIE MAI NEL NOSTRO NORDEST [di Natascia Porcellato]
Negli ultimi anni ci siamo tristemente abituati a vedere Napoli deturpata da cumuli di immondizia lungo le strade, in preda ad un'emergenza cui stenta a trovare una soluzione. Nelle scorse settimane il problema è tornato di drammatica attualità , con nuove promesse e nuove (ultime) date per la soluzione del problema. L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, oggi si occupa dell'emergenza rifiuti in Campania. Quasi il 63% dei rispondenti si dichiara contrario all'ipotesi di accogliere nel Nord Est l'immondizia campana. Sulle radici di questa situazione, però, i nordestini appaiono piuttosto divisi: il 31% giudica i napoletani e il loro basso senso di responsabilità i maggiori responsabili della situazione, mentre il 28% punta il dito verso l'incapacità della classe politica locale. Il 20%, invece, individua nella camorra la ragione principale e un 15% ritiene sia l'insieme di tutti questi fattori a generare il problema.
«Napoli è una città viva e rovinata. Tutto è bello, orrendo e in disordine, niente funziona bene tranne il passato. Ma tutto è possibile» (Il prato in fondo al mare, 1974). Così Stanislao Nievo raccoglieva in poche parole il senso profondo di una città complessa come Napoli, caratterizzata da molti contrasti e numerose questioni irrisolte, ma anche dotata di una immensa capacità creativa e di rinascita. Negli ultimi anni le numerose contraddizioni di questa grande metropoli si sono espresse nel problema dei rifiuti, da raccogliere e smaltire. Le ultime richieste di aiuto provenienti da quelle zone, tuttavia, vengono largamente respinte dalla popolazione nordestina: il 63% dei rispondenti si oppone all'accoglienza dei rifiuti campani nel Nord Est, mentre il 37% si mostra favorevole. Rispetto a due anni fa, tuttavia, quando i contrari arrivavano al 70%, segnaliamo un certo ammorbidimento dei nordestini.
Il profilo di coloro che si oppongono maggiormente vede una prevalenza di donne e di persone tra i 25 e i 64 anni. Sia guardando al livello di istruzione che dal punto di vista territoriale non emergono particolari evidenze, mentre è tra i simpatizzanti della Lega Nord che l'opposizione è ai massimi livelli. Speculare appare il profilo di quanti sono favorevoli ad aiutare Napoli: sono in misura maggiore i giovani (con meno di 24 anni) e gli anziani (con oltre 65 anni), le persone in possesso di un livello di istruzione alto e i residenti in Friuli-Venezia Giulia. Dal punto di vista politico, l'apertura verso la richiesta di aiuto di Napoli interessa gli elettori di tutti i principali partiti, ad eccezione di quelli della Lega Nord.
Meno compatti, invece, appaiono i nordestini quando si parla delle responsabilità della situazione partenopea. Il 31% indica nella poca volontà dei napoletani di attuare la raccolta differenziata (quindi nel loro basso senso civico) la ragione del problema, mentre il 28% punta il dito verso l'incapacità della classe politica locale. Circa un nordestino su cinque, invece, vede nella camorra la radice del problema. Piuttosto consistente - intorno al 15% - appare la quota di popolazione che ritiene sia un mix di questi fattori a generare l'emergenza continua. Interessante anche in questo caso è osservare l'influenza dell'orientamento politico. I simpatizzanti del Pdl ritengono che il problema risieda soprattutto nel basso senso civico dei napoletani, mentre quelli dell'Udc affiancano a questo l'incapacità della classe politica locale. Anche gli elettori di Lega Nord, Fli e Sel tendono ad attribuire le maggiori responsabilità alla classe politica locale, mentre quelli del Pd indicano più degli altri la camorra quale radice del problema.
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NOTA METODOLOGICA
I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto nei giorni 14-17 dicembre 2010. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1089 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età . I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. Natascia Porcellato ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti. Documento completo su www.agcom.it.
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