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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST TEME LA DISOCCUPAZIONE

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
DISOCCUPAZIONE, PRIMO PROBLEMA DEL NORDEST
[di Natascia Porcellato]

Mancanza di lavoro in primo piano: sembra essere questa la principale indicazione dei cittadini di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, illustra oggi le tematiche che, secondo i cittadini intervistati, dovrebbero essere affrontate con maggiore urgenza per migliorare l'attuale livello di vita. La disoccupazione, come preannunciato, è il principale problema da risolvere (37%), seguito dall'aumento dei prezzi (15%) e dalla qualità dei servizi socio-sanitari (12%). Immigrazione e criminalità comune raccolgono rispettivamente l'11% e il 9 %, mentre le tasse sono una priorità per poco meno del 7% degli intervistati. Chiudono il deterioramento ambientale (5%) e la viabilità (3%).

Gli ultimi dati resi noti qualche giorno fa dall'Istat, relativi al mese di agosto, parlano di una leggera contrazione del tasso di disoccupazione, sceso dall'8% al 7,9%, e anche il numero di disoccupati è sceso di circa l'1,8%. Dopo questi segnali positivi, però, l'Istituto Nazionale di Statistica ne mette in luce anche alcuni negativi. La crescita della disoccupazione di lunga durata e quella degli inattivi, accompagnata da un aumento dei contratti a termine o atipici, infatti, indicano chiaramente le difficoltà di chi non accede, vorrebbe accedere, o accede a fatica al mercato del lavoro italiano.

È comprensibile, quindi, che la preoccupazione principale, anche nel Nord Est, rimanga la disoccupazione (37%, ma tra i cittadini del Friuli-Venezia Giulia la percentuale sale fino a sfiorare il 48%). Nonostante la contrazione rilevata rispetto allo scorso anno (-9 punti percentuali), l'attenzione sulla questione rimane prioritaria rispetto a qualsiasi altro tema. Sono soprattutto gli imprenditori, i liberi professionisti, gli studenti e i disoccupati a mostrarsi maggiormente preoccupati, mentre le sensibilità politiche che più di altre si mostrano attente alla questione sono affini a Pd, Idv, Udc e Mov. 5 Stelle.

Le due problematiche successive, il costo della vita (15%) e la qualità dei servizi socio-sanitari (12%), entrambe in aumento rispetto allo scorso anno di circa 2 punti percentuali, tendono a mantenere alta l'attenzione dei nordestini sulla qualità della vita, sia dal punto di vista del potere d'acquisto che sulla necessità di avere dei servizi sociali e sanitari di sostegno. Particolarmente sensibili appaiono in proposito i residenti in provincia di Trento, per cui il costo della vita è il primo problema da risolvere (30%).

In questo caso, ad essere maggiormente preoccupati per l'aumento dei prezzi sono gli operai, mentre impiegati e casalinghe segnalano un'attenzione particolare per la qualità dei servizi socio-sanitari. Politicamente, sono gli elettori di Sel a mostrarsi particolarmente attenti ad entrambe le problematiche. Si affiancano loro quelli dell'Udc quando segnalano la questione dei servizi sociali e sanitari.

L'immigrazione (11%) appare una questione in crescita rispetto allo scorso anno (+3 punti percentuali), mentre sostanzialmente stabile appare l'attenzione verso la criminalità comune (9%). Sono soprattutto imprenditori, studenti, e disoccupati a mostrare un'attenzione superiore alla media verso l'immigrazione, mentre le casalinghe segnalano nella stessa misura immigrazione e criminalità comune. Questi temi, poi, appaiono particolarmente cari soprattutto agli elettori della Lega Nord e del Pdl.

NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-7 settembre 2011 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1006 persone (rifiuti/sostituzioni: 2410), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Ludovico Gardani e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Mauro Vullo ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.

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