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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NEL NORDEST CRESCONO VOLONTARIATO E PARTECIPAZIONE SOCIALE

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
METÀ DEL NORDEST È IMPEGNATO IN CULTURA, SPORT E TEMPO LIBERO
[di Natascia Porcellato]

"La libertà non è uno spazio libero: libertà è partecipazione": cantava Giorgio Gaber; parafrasandolo, possiamo dire che oggi l'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, indaga intorno alla "libertà" politica e sociale dell'area. Nel corso dell'ultimo anno, l'8% della popolazione ha preso parte a manifestazioni politiche o di partito e il 10% a delle forme di protesta. Iniziative legate ai problemi del quartiere o dell'ambiente, invece, hanno coinvolto rispettivamente il 25 e 22% degli intervistati. Guardando poi alla partecipazione sociale, il 38% è impegnato in azioni di volontariato e il 21% partecipa ad attività relative alla rappresentanza di categoria. La forma più diffusa di impegno, però, è quello che riguarda la cultura, lo sport e il tempo libero: il 45% ha collaborato ad iniziative promosse da associazioni che operano in questi settori.

Guardando alla serie storica possiamo trarre delle indicazioni interessanti. Tra il 1998 ed oggi, la partecipazione a manifestazioni politiche o di partito non mostrano variazioni apprezzabili, e lo stesso si può dire, confrontando 2006 e 2015, per le azioni di protesta e le attività in associazioni sportive, culturali, ricreative. Ad essere aumentate, invece, sono altre pratiche. Le attività legate a problemi del quartiere e della città hanno visto incrementare gli attivisti dal 18% rilevato nel 1998 all'attuale 25%. Un aumento di circa 6 punti percentuali, invece, ha interessato le iniziative collegate all'ambiente o al territorio, arrivate oggi a coinvolgere il 22% degli intervistati rispetto al 16% di 17 anni fa. In modo ancora più consistente, poi, è cresciuta la partecipazione ad iniziative legate alle associazioni professionali o di categoria, salita dal 10% del 1998 all'attuale 21%. La crescita maggiore, però, ha interessato il volontariato: se 17 anni fa queste iniziative coinvolgevano poco più di 2 nordestini su 10 (21%), oggi arriviamo a contare quasi 4 attivisti su 10 (38%), con un saldo positivo di 17 punti percentuali.

È possibile individuare un modello partecipativo specifico del Nord Est rispetto all'Italia? Confrontando le due realtà, emerge come Veneto, Friuli-Venezia Giulia e la provincia di Trento abbiano dei tassi di partecipazione più contenuti per le attività di natura squisitamente politica. Le manifestazioni di partito sono più praticate in Italia che nel Nord Est (11% vs 8%), così come le azioni di protesta (15% vs 10%), le iniziative collegate a problemi di quartiere (28% vs 25%) o quelle legate a criticità del territorio (30% vs 22%). Sostanzialmente equivalente, invece, è la partecipazione ad attività legate all'associazionismo culturale, sportivo o ricreativo (44% in Italia e 45% nel Nord Est). Ad essere accentuata è la partecipazione legata al volontariato: se in Italia è il 34% degli intervistati a fare parte di questo tipo di associazioni, nel Nord Est il dato sale al 38%. Anche l'associazionismo professionale o di categoria appare più diffuso nel Nord Est (21%) che nel complesso della Penisola (16%).

Interessante, infine, è analizzare la partecipazione in base al genere. Gli uomini mostrano dei tassi di partecipazione mediamente più alti rispetto alle donne, ma se a questa variabile aggiungiamo l'età possiamo individuare degli elementi rilevanti. Le donne tendono ad avere dei tassi di partecipazione mediamente più alti soprattutto quando hanno meno di 35 anni, eguagliando e talvolta superando i propri coetanei. Infatti, se nelle associazioni che si occupano di tempo libero uomini e donne under-35 appaiono sostanzialmente equivalenti, queste ultime sono invece decisamente più presenti nelle realtà impegnate in problematiche legate all'ambiente e al territorio, oltre che nelle associazioni di volontariato.

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 12-14 gennaio 2015 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1013 persone (rifiuti/sostituzioni: 7304), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.

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