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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST FAVOREVOLE A DARE LA CITTADINANZA AGLI IMMIGRATI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
STRANIERI, È QUI L'ACCOGLIENZA. CORO DI SÌ AI NUOVI ITALIANI
[di Natascia Porcellato]

Nord Est sempre più aperto ai nuovi italiani: sembra essere questa l'indicazione che emerge dai dati presentati oggi da Demos all'interno dell'Osservatorio sul Nord Est. Il 78% degli intervistati ritiene che i figli di immigrati nati nel nostro Paese siano da considerare italiani, mentre il 67% pensa che lo siano gli immigrati regolari che vivono in Italia. Il 55%, poi, giudica italiani anche i figli di emigranti italiani nati all'estero e che lì vivono. Rispetto al 2012, l'apertura verso gli immigrati e i figli di immigrati è aumentata di 9 punti percentuali, mentre per i discendenti degli emigranti il saldo positivo si ferma a +6. (Precisiamo che i dati sono stati raccolti prima dei recenti naufragi nel Mediterraneo: gli orientamenti presentati non risentono dello stato emozionale che ha, inevitabilmente, investito il Paese di recente.)

Il principio su cui si basa la cittadinanza italiana è, essenzialmente, quello dello "ius sanguinis": è italiano chi è figlio di italiani. In alcuni casi, è previsto che possa essere acquisita "iure soli", per nascita sul territorio, seppur con alcuni limiti. È, talvolta, possibile avere il doppio passaporto. Il mondo della cittadinanza, dunque, appare piuttosto complicato. L'opinione pubblica del Nord Est, però, sembra avere le idee piuttosto chiare su chi debba essere considerato italiano.

Per il 78% sono italiani i figli di immigrati nati e residenti qui. Rispetto al 2012, il saldo è positivo di 9 punti percentuali. Sono soprattutto i giovani under-25 anni (86%) a mostrare questo tipo di orientamento, ma nelle diverse classi la quota non scende mai sotto il 70%. Guardando alle professioni, inoltre, emerge come l'apertura più ampia provenga da studenti e imprenditori (85%), oltre che da pensionati (82%). Politicamente, è tra gli elettori di Sel (91%), Pd (88%) e Mov. 5 Stelle (84%) che rintracciamo il favore più consistente. Rileviamo, però, come anche tra i sostenitori della Lega Nord (70%) e Forza Italia (67%) la percentuale si mantenga ampiamente al di sopra della maggioranza assoluta.

Per il 67% dei nordestini sono italiani gli immigrati regolari che vivono in Italia; il saldo è positivo di 9 punti percentuali rispetto a 3 anni fa. Anche in questo caso, sono gli under-25 a mostrare il maggiore consenso (78%), ma a questi si affiancano quanti hanno tra i 55 e i 64 anni (74%). Se consideriamo il fattore professionale, invece, vediamo come siano soprattutto studenti (77%) e pensionati (73%) a considerare italiani gli immigrati regolari. Guardando alla politica, poi, emerge che questo orientamento tende a crescere tra i sostenitori di Sel (98%), Pd (72%) e Mov. 5 Stelle (77%) e si mantiene ampio anche tra gli elettori di Forza Italia (53%) e della Lega (61%).

Per il 55% dei nordestini, infine, sono italiani i figli di emigranti nati all'estero e residenti all'estero; il saldo è positivo di 6 punti percentuali rispetto al 2012. In questo caso, le divisioni corrono lungo crinali diversi. Sono a favore soprattutto quanti hanno tra i 25 e i 34 anni (59%) e le persone adulte (45-64 anni, 62%), gli imprenditori (60%) e le casalinghe (64%). Politicamente, invece, il consenso cresce tra gli elettori di Sel (69%) e del Pd (64%), mentre è in linea con la media tra i sostenitori di Forza Italia (55%) e del Mov. 5 Stelle (53%). Al di sotto della soglia critica del 50%, invece, sono le aperture osservate tra i simpatizzanti della Lega Nord (46%).

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 2-4 marzo 2015 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1006 persone (rifiuti/sostituzioni: 6573), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.09%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.

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