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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E IL CONSUMO DEL VINO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
ALLA RICERCA DEL BUON VINO IL NORD EST FINISCE IN CANTINA
[di Natascia Porcellato]

Cantina o supermercato? Alla ricerca di novità o sicurezze? Oggi l'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, indaga intorno al vino e alle abitudini di acquisto. Il 52% dichiara di comprare usualmente bottiglie di vino, mentre è il 48% a non farlo. Tra gli acquirenti, uno su due si reca direttamente in cantina, mentre il 40% preferisce le strutture distributive e solo il 9% frequenta le enoteche a tale scopo. Come viene scelta la bottiglia? In base al tipo di vino, innanzitutto: è questo il criterio per il 37% degli acquirenti. Ma il 27% tende a scegliere etichette che conosce e l'11% guarda con particolare attenzione al prezzo.

Il Nord Est è una terra dalla grande tradizione vitivinicola. Dal prosecco al tocai, dall'amarone al valpolicella, dal picolit al recioto: questi sono solo alcune delle eccellenze per cui questa terra è conosciuta in tutto il mondo. Come tutte le tradizioni, affonda le proprie radici nella cultura popolare e si intreccia strettamente con la storia che ha attraversato queste regioni. In Veneto, la tradizione ha il nome di "ombretta": compagna semplice e onesta, non protagonista, ma amica silenziosa di molte giornate e serate. Bere un'ombretta, infatti, era una scusa per accompagnare chiacchiere e trattative, discussioni e risate. Specchio di un Nord Est laborioso ed efficiente, semplice e affidabile. Oggi, invece, spesso accade il contrario: il vino si fa vero e proprio oggetto di culto, protagonista di cene e momenti di relax: qualcosa di cui parlare con fare serio, facendolo dondolare in bicchieri appositamente studiati da designer e ricercatori, commentando retrogusti di frutti selvatici e profumi di legni. Il mutamento appare quasi antropologico.

Che il vino resti un compagno delle famiglie nordestine viene messo in evidenza dai dati che presentiamo oggi. Oltre una famiglia su due (52%), infatti, acquista abitualmente bottiglie di vino. Ma quali sono i luoghi in cui vengono comprate le bottiglie? Il 50% le compra in cantina, direttamente dal produttore: sono soprattutto le persone di età centrale (45-54 anni) e anziani con oltre 65 anni a preferire questo tipo di interlocutore per i propri acquisti. Per il 40%, invece, l'acquisto di vino rientra nelle spese da effettuare al centro commerciale o al supermercato: sono soprattutto i giovani con meno di 34 anni a prediligerli per i propri acquisti vinicoli. Una minoranza (9%), poi, tende ad acquistare le bottiglie in enoteca. In questo caso, rileviamo una presenza superiore alla media di persone tra i 45 e i 64 anni.

Come vengono scelte le bottiglie di vino? Il 37% considera prioritariamente il tipo di vino, mentre il 27% si affida a etichette note e già apprezzate. L'11%, poi, utilizza il prezzo come fattore discriminante per l'acquisto e l'8% compra sostanzialmente a caso. I consigli di amici e conoscenti (7%) e dei rivenditori (7%) interessano due minoranze di acquirenti, e quasi nessuno si informa su riviste specializzate o siti Internet dedicati (1%).

È possibile tracciare delle relazioni tra i luoghi dell'acquisto e i criteri utilizzati per comprare? Chi acquista in base al tipo di vino tende a recarsi più facilmente dal produttore (43%). Anche gli acquirenti di etichette note preferiscono la cantina (35%), ma sono più frequentemente presenti anche in enoteca (43%). La grande distribuzione, invece, viene privilegiata da quanti acquistano sulla base del prezzo (25%) o a caso (18%), mentre chi si affida ai suggerimenti del venditore tende a farsi consigliare in enoteca (12%).

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-7 maggio 2015 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1008 persone (rifiuti/sostituzioni: 6473), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.

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