demos & PI
contatti area riservata
RAPPORTO GLI ITALIANI E LO STATO OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE IL MONDO A NORDEST MONITOR ITALIA LE INDAGINI EUROPEE
ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST
I limiti di velocità - l'opinione del Nord Est
(17 aprile 2024)
vedi »
Il Governo giudicato dal Nord Est
(10 aprile 2024)
vedi »
L'immigrazione è una risorsa per l'economia?
(3 aprile 2024)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA
X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza
(21 luglio 2011 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO
Rapporto 2005
(giugno 2005 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2004
(gennaio 2004 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2002
(giugno 2002 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST
Rapporto 2007
(gennaio 2007 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2005
(gennaio 2005 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE
Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto
(15 maggio 2015)
vedi »
Il Veneto e la lega
(9 marzo 2015)
vedi »
I veneti e l'informazione
(18 dicembre 2009)
vedi »
OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST E CINEMA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IL NORD EST VA POCO AL CINEMA, IL 10% IN SALA UNA VOLTA AL MESE
[di Natascia Porcellato]

Quale rapporto ha il Nord Est con il cinema? Secondo i dati raccolti da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est, l'11% dei nordestini va al cinema almeno una volta al mese, mentre il 45% vi si reca più raramente. Il 42%, poi, non frequenta per niente le sale di proiezione, anche se è limitata al 2% la quota di quanti dichiarano esplicitamente di non amare il grande schermo. Qual è il ruolo del cinema nella società contemporanea? Il 57% ritiene che debba raccontare e aiutare a comprendere la realtà, mentre il 37% gli assegna il compito di costruire un'occasione di evasione dal quotidiano.

"Se sapessi spiegare me stesso con le parole non avrei bisogno di fare film", spiega il regista danese Lars von Trier. Perché il cinema ha questa capacità, meravigliosa e unica, di riuscire a raccontare l'uomo, sia nella sua complessità che nella sua superficialità. Per questo, il rapporto con il cinema riflette spesso il rapporto con se stessi e con gli altri. Infatti, si può cogliere molto dalla frequenza con cui ci si siede di fronte al grande schermo o dal tipo di film che si predilige; dalla scelta di andare in compagnia o in solitudine; dal mantenere un religioso silenzio o avere la necessità di parlare durante la proiezione.

Ma quanto sono frequentate le sale? Poco più di un nordestino su dieci ha l'abitudine di andare al cinema almeno una volta al mese, il 45% lo frequenta, ma più raramente, mentre il 42% non va mai. Come si caratterizzano questi comportamenti dal punto di vista sociale?

I frequentatori assidui dei cinema sono soprattutto giovani con meno di 25 anni (34%) o di età compresa tra i 25 e i 34 anni (16%). Se consideriamo invece l'istruzione, vediamo che sono in misura maggiore le persone in possesso di un diploma o una laurea ad andare più spesso al cinema (22%). Dal punto di vista socio-professionale, invece, i più sensibili al fascino del grande schermo sono gli studenti (35%), i liberi professionisti (24%) e gli impiegati (17%).
Quanti, invece, non frequentano i cinema sono in misura maggiore anziani (77%), adulti tra i 55 e i 64 anni (61%) e quanti sono in possesso di un basso livello di istruzione (81%). Professionalmente, invece, sono soprattutto pensionati (74%), casalinghe e disoccupati (entrambi: 52%) ad essere più indifferenti rispetto al piacere di vedere un film al cinema.

La maggioranza relativa dei nordestini, però, ha un orientamento meno estremo dei due appena analizzati: non evita del tutto il cinema, ma vi si reca piuttosto saltuariamente. Questo orientamento tende a crescere tra i giovani under-35 (58%) e le classi d'età centrali (35-44 anni, 62%; 45-54 anni, 52%), tra chi è in possesso di un livello di istruzione medio (54%) o alto (58%). Guardando alle professioni, poi, vediamo che lo stesso comportamento è osservabile soprattutto tra operai (58%), funzionari (60%), imprenditori (61%), liberi professionisti (57%) e studenti (56%).

Quale funzione ha il cinema? Il 57% ritiene che debba aiutare a comprendere la realtà: questa visione è sostenuta soprattutto dalle persone di età centrale (45-54 anni, 61%) e dagli over-65 (73%). Il 37%, invece, chiede alla "settima arte" di costruire una realtà diversa per evadere dalla quotidianità: tale prospettiva cresce tra i giovani under-25 (47%), tra quanti hanno tra i 35 e i 44 anni (42%), anche se è tra gli adulti tra i 55 e i 64 anni che si fa maggioritaria (55%).

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-9 ottobre 2015 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1533 persone (rifiuti/sostituzioni: 11659), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 2.5%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.

home  |  obiettivi  |  organizzazione  |  approfondimenti  |  rete demos & PI  |  partner  |  privacy step srl  ::  p. iva 02340540240