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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST PIGRO PRATICA POCO LO SPORT

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IL NORD EST SI SCOPRE PIGRO: AL 59% NON PIACE FARE SPORT
[di Natascia Porcellato]

Alex Zanardi, il pluricampione diventato emblema della volontà, della forza d'animo e della stessa vita, sostiene che "ci si può drogare di cose buone... E un di queste è certamente lo sport". Secondo i dati elaborati da Demos per l'Osservatorio Nord Est del Gazzettino, però, è una minoranza ad avere questo tipo di "dipendenza". Il 14% fa attività fisica almeno tre o quattro volte alla settimana, mentre è il 27% ad essere impegnato nel fitness al massimo un paio di giorni alla settimana.

Guardando al profilo socio-demografico, possiamo vedere che i più assidui nella cura della propria atleticità sono i giovani con meno di 25 anni (30%), oltre a quanti hanno tra i 25 e i 34 anni (20%). Se consideriamo l'influenza del livello di istruzione, poi, osserviamo una presenza superiore alla media di persone in possesso di diploma o laurea (18%). Professionalmente, invece, sono studenti e liberi professionisti ad essere più attivi in pratiche sportive (entrambi 28%). Invece, quanti dichiarano di fare attività fisica, ma con più moderazione, limitandosi a una o due volte alla settimana, sono in misura maggiore persone tra i 25 e i 34 anni (32%) e di età centrale (45-64 anni, 32-39%), oltre a quanti sono in possesso di un alto livello di istruzione (38%). Guardando alle categorie socio-professionali, sono soprattutto impiegati (35%) e liberi professionisti (38%) a fare sport con cadenza bisettimanale.

L'offerta di attività sportive è ricca e fortemente differenziata e quindi ognuno sceglie come tenersi in forma nel modo che predilige. Oggi, le discipline preferite di chi fa sport sono quelle che si svolgono in palestra (16%) o la corsa (13%). Ugualmente praticate, invece, sono le attività in acqua, la ginnastica dolce e le passeggiate (tutte intorno all'11%). Segue, a poca distanza, il calcio (10%), mentre più distanziate appaiono il ciclismo (5%), lo yoga o il pilates (4%), la pallavolo e le arti marziali (entrambe 3%).
Perché i nordestini fanno sport? Più di uno su tre lo fa perché si diverte (36%), mentre il 24% cerca in questo modo di scaricare lo stress. L'attenzione verso la propria forma fisica (sia che non si voglia ingrassare, sia che si cerchi di dimagrire) raccoglie complessivamente il 21% di quanti fanno sport, mentre il 12% lo usa per stare con gli amici e per il 7% è un escamotage per uscire di casa.

Quasi sei nordestini su dieci (59%), però, non fanno attività fisica. Tra di loro, prevale la mancanza di tempo (43%), che segna una crescita di circa 6 punti percentuali rispetto al 2013, tornando sui valori rilevati nel 2009. Quasi uno su cinque (19%), invece, dichiara di non avere l'età per fare sport, attestandosi sul dato registrato quattro anni fa. L'ammissione di pigrizia, poi, viene fatta dal 12% di quanti non fanno sport e anche in questo caso sottolineiamo una certa stabilità rispetto alle rilevazioni passate. Seguono la distanza da tutte le pratiche sportive (8%) e impedimenti fisici (7%), ma mentre sembrano essere aumentati quanti non amano lo sport (+5 punti percentuali rispetto al 2009), sono diminuiti quanti sono fisicamente impediti a farlo (guardando a 8 anni fa, -7 punti percentuali). Il 4%, poi, non fa sport perché si sente già magro o in forma e anche qui emerge una certa stabilità nel tempo. La quota di quanti non fanno sport perché non possono permetterselo per ragioni economiche, invece, è il 3% dei "non-sportivi" e la percentuale segna una diminuzione rispetto al 2013 (-8 punti percentuali) e al 2009 (-3 punti percentuali).




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NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 9-11 gennaio 2017 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1011 persone (rifiuti/sostituzioni: 10374), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.

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