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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST, BASTANO 50MILA EURO ALL'ANNO PER ESSERE RICCHI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
PER MEZZO NORD EST È RICCO CHI GUADAGNA 50MILA EURO
[di Natascia Porcellato]

Leo Longanesi sosteneva che "la ricchezza è una convinzione; la povertà una certezza". A quale soglia i nordestini fissano questa convinzione? Basta superare la soglia dei 50mila euro, secondo gli intervistati dell'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino. Guardando ai dati rilevati da Demos, infatti, il 47% ritiene una persona ricca quando guadagna oltre 50mila euro, mentre il 35% applica questa definizione ai redditi superiori ai 100mila. Una minoranza (9%), inoltre, declina la ricchezza in termini immobiliari: è ricco quindi chi possiede più di una casa di proprietà, indipendentemente dal reddito percepito. Ampia (10%), poi, la quota di quanti non rispondono al quesito.

Guardando alle analisi contenute nel rapporto "Statistiche sulle dichiarazioni fiscali: analisi dei dati Irpef - anno d'imposta 2015" del Ministero delle Finanze, in collaborazione con il Sistema Statistico Nazionale, emerge che in Italia il reddito medio è stato di 20.690 Euro (con un aumento pari a +1.8% rispetto al 2014). Nel Nord Est (comprensivo di Emilia Romagna), invece, il valore sale a 22.060, con un incremento rispetto all'anno precedente pari a +2.2%. Questo valore, inoltre, appare al di sotto di quanto registrato nel Nord Ovest (dove raggiunge i 23.640 Euro), ma superiore quanto osservato nel resto della penisola.

Quando comincia, però, la ricchezza? Il 47% ritiene che questa cominci oltre la soglia dei 50mila euro. Sono in misura maggiore operai (65%) e studenti (52%) a pensarla in questo modo, mentre politicamente sono gli elettori del Movimento 5 Stelle (63%) a fissare a 50mila euro il confine dell'agiatezza.

Poco più di un intervistato su tre (35%), invece, sposta la bandierina della ricchezza ad un guadagno superiore ai 100mila euro. In questo caso, i tratti socio-professionali descrivono un universo più trasversale e vedono una presenza superiore alla media di impiegati e funzionari (40%), disoccupati (43%) e casalinghe (42%), imprenditori e lavoratori autonomi (entrambi 60%). Guardando all'orientamento politico, invece, emerge che sono soprattutto coloro i simpatizzanti dei partiti minori (60%) a individuare nei 100mila euro la soglia della ricchezza.

Quanti ritengono sia la proprietà di più case il sintomo della ricchezza, invece, sono il 9% e sono in misura maggiore lavoratori atipici (19%), studenti (13%) e disoccupati (15%). Considerando l'influenza della politica, invece, emerge che sono soprattutto gli elettori di Forza Italia (20%) a ritenere che per essere ricchi bisogna avere più proprietà immobiliari.

Infine, data la consistenza, analizziamo anche coloro che non hanno risposto alla domanda (10%). È tra pensionati (23%) e lavoratori atipici (18%) che la quota di non rispondenti tende a crescere, mentre dal punto di vista politico sono coloro che si rifugiano nell'area grigia dell'incertezza e della reticenza a sottrarsi (anche) a questa domanda (18%).


NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 4-7 settembre 2017 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI e CAWI da Demetra. Il campione, di 1024 persone (rifiuti/sostituzioni: 5091), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.06% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI-CAWI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.

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