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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL VENETO VUOLE L'AUTONOMIA REGIONALE

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
AUTONOMIA REGIONALE, IL VENETO STA CON ZAIA
[di Natascia Porcellato]

Quasi una settimana dopo la scadenza del 21 marzo: tutto tace. Le proteste degli alleati grillini e gli allarmi di numerosi amministratori locali sembrano aver di fatto gelato le bozze redatte dal Ministro Stefani e presentate al Consiglio dei Ministri già a metà febbraio: ora giacciono, ferme, sul tavolo di Conte.

La richiesta del Veneto, però, continua ad essere largamente sostenuta dall'opinione pubblica. Secondo i dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, infatti, il favore dei veneti verso l'idea che la loro Regione goda di maggiore autonomia raggiunge il 78%, mentre la contrarietà si ferma al 16%. Il sostegno alle richieste di Zaia ha il consenso del 95% degli elettori della Lega, ma lo stesso orientamento raggiunge il 78% anche tra chi guarda al M5s. Intorno alla media dell'area, poi, ritroviamo chi voterebbe per Forza Italia (81%) o è reticente (75%). L'autonomia sembra esercitare un fascino meno intenso tra i sostenitori del Pd (57%) o chi voterebbe per i partiti minori (65%), ma in entrambi i casi la maggioranza sostiene largamente l'azione portata avanti dal Governatore.

L'autonomia differenziata chiesta da Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia "#spaccaitalia", come è stato coralmente twittato nelle settimane scorse? Il 65% dei veneti ritiene che l'unità nazionale non sia in pericolo, mentre il 27% teme per la tenuta del Paese. Rileviamo come in ogni settore prevalga l'idea che l'unità nazionale non sia a rischio: la pensano in questo modo i sostenitori della Lega (81%) e del M5s (65%), chi guarda a Forza Italia (62%) e chi ai partiti minori o appare incerto (59-60%). I più divisi sembrano essere gli elettori del Pd: a fronte del 53% che non ritiene minacciata l'unità l'Italia, il 42% manifesta questo timore.

E se l'autonomia non arrivasse? La maggioranza (relativa, 44%) dei veneti sceglie la via istituzionale e pensa che la questione dovrebbe essere nuovamente rilanciata in Parlamento. Il 17%, invece, preferisce la protesta politica e sociale: è con questa che si dovrebbe imporre l'autonomia, se non venisse concessa ora. L'idea più radicale, di rompere l'unità nazionale facendo subito del Veneto uno Stato indipendente, viene preferita dal 13% degli intervistati. Il 19%, infine, pensa che bisogna accettare che le cose resteranno così e non fare nulla.

L'idea di rilanciare in Parlamento la questione dell'autonomia è maggioritaria in (quasi) tutti gli elettorati: solo tra chi guarda ai partiti minori, infatti, prevale la resa (38%). I sostenitori del M5s (59%), insieme a quelli del Pd (49%), sono quelli che più insistono per proseguire sulla via parlamentare, ma chi guarda al partito di Zingaretti ha anche una componente rilevante che vorrebbe rassegnarsi allo status quo (39%). Quelli che invece non sembrano affatto disponibili a rassegnarsi sono gli elettori del partito di Salvini: la via istituzionale resta la preferita anche tra i leghisti (47%), ma tra di loro crescono sia la propensione alle azioni di protesta (24%) che l'idea di fare lo Stato Veneto (23%).




NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 18-21 marzo 2019 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1000 persone (rifiuti/sostituzioni: 6704), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.10% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.sondaggipoliticoelettorali.it

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