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OSSERVATORIO SUL NORD EST - MATTARELLA TROVA CONSENSI AMPI ANCHE NEL NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
MATTARELLA FA BRECCIA TRA PIÙ GIOVANI E ANZIANI
[di Natascia Porcellato]

"Trovo estremamente improprio, per essere gentili, che si discuta del Capo dello Stato quando è in carica. L'unico autorizzato a parlare del Capo dello Stato è il Presidente della Repubblica", ha detto qualche giorno fa Mario Draghi. Eppure, la sensazione è che l'intricata partita che porterà al Quirinale il successore di Mattarella sia già partita e che non mancheranno colpi di scena.

Qual è il rapporto tra il Presidente della Repubblica e il Nord Est? Guardando ai dati analizzati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est, emerge che il 64% dei rispondenti a ripone molta o abbastanza fiducia nell'attuale Capo dello Stato. Se consideriamo la serie storica, possiamo vedere come sia cambiato il rapporto tra i nordestini e i Presidenti che si sono succeduti negli ultimi vent'anni.
La prima metà degli anni 2000 è stata caratterizzata dalla presidenza di Ciampi, dotata di un consenso ampio e trasversale (77-78%) quanto la maggioranza che lo aveva eletto.

La guida di Napolitano, invece, può essere suddivisa in tre fasi distinte. La prima, che va dal 2006 al 2008, è quella della circospezione, con quote di fiducia oscillanti tra il 58 e il 65%, quasi a rimando di un'elezione, la sua, avvenuta con i soli voti del centrosinistra. Tra il 2009 e il 2011, però, il Presidente "conquista" il Nord Est e il consenso riservatogli cresce: 73% nel 2009, 82% nel 2010, 79% nel 2011. Nella terza fase, quella del secondo mandato, si scava una nuova distanza tra i nordestini e Napolitano: una crisi di gradimento lo porterà fino al 49% del 2014, la quota di fiducia più bassa registrata per un Capo dello Stato.

La Presidenza di Mattarella, nel 2015, inizia con un incoraggiante 71%, sceso al 62% l'anno successivo al 51% nel 2017: il vento populista e antipolitico, che aveva connotato anche il secondo mandato di Napolitano, continua a soffiare, e non risparmia neanche il Quirinale. Le Politiche del 2018, però, mutano il clima, consentendo anche alla fiducia nel Presidente di risalire: così, il consenso risale al 58% per poi stabilizzarsi, nei tre anni successivi, tra il 63 e il 64%.
Come si caratterizza la fiducia verso il Presidente della Repubblica? Dal punto di vista anagrafico, sono giovani (80%) e anziani (77%) a mostrare quote di consenso superiori alla media; intorno a questo valore, poi, si raccolgono gli adulti (67%), mentre al di sotto ritroviamo chi ha tra i 25 e i 54 anni (46-59%).

Politicamente, infine, osserviamo un sostanziale plebiscito al Presidente da parte degli elettori del Pd (99%) e un gradimento superiore alla media tra chi appare reticente (71%). Al contrario, la riserva di fiducia verso il Capo dello Stato tende a ridursi soprattutto tra i sostenitori di Lega (48%) e FdI (43%), mentre chi guarda al M5s (60%), Forza Italia (62%) o ai partiti minori (61%) non si discosta dalla media dell'area.

"Sono vecchio, fra poco mi riposerò", ha detto Mattarella, manifestando così la sua indisponibilità ad un secondo mandato. Ma non è affatto detto che la politica gli riservi questa gentilezza, come già accaduto a Napolitano.



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 4 e il 7 maggio 2021 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1003 persone (rifiuti/sostituzioni: 6940), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.sondaggipoliticoelettorali.it
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