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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: RADIO E GIORNALI MEGLIO DI INTERNET

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
RADIO E GIORNALI LE FONTI DELLE NOTIZIE PIÙ "SICURE"
[di Natascia Porcellato]

L'Osservatorio sul Nord Est indaga oggi la fiducia che l'opinione pubblica dell'area mostra verso le fonti di informazione. Secondo le analisi di Demos, le notizie ascoltate via radio sono quelle che riscuotono la fiducia più ampia (51%), seguite da quelle lette sui giornali (48%, ma in salita rispetto al 1998 di 5 punti percentuali) e guardate alla televisione (45%, che però, al contrario, perde 6 punti percentuali rispetto a 24 anni fa). Internet chiude questa ideale rassegna di media: le informazioni reperite sul web sono ritenute affidabili dal 41% dei nordestini.
La fiducia verso il media che veicola l'informazione si riflette anche in una sua fruizione più assidua? Così non sembra: i più utilizzati, e con quote sostanzialmente identiche, sono la televisione (39%) e la Rete (38%), mentre i giornali (11%) e la radio (9%) sembrano essere scelte più di nicchia.

Come si caratterizzano dal punto di vista sociale queste scelte? Vediamo il fattore anagrafico. Il web è nettamente il primo mezzo di informazione per i più giovani (77%), per chi ha tra i 25 e i 34 anni (59%) o tra i 35 e i 44 anni (64%). Le persone di età centrale, invece, si dividono tra chi si informa più frequentemente con la televisione e quanti scelgono il web (entrambe 40%), ma tra di loro si osserva anche una quota superiore alla media di persone che prediligono la radio (13%). La maggioranza relativa degli adulti (55-64 anni), invece, tende a favorire la tv (47%). La medesima tendenza si conferma -e in forma ancora più marcata, tanto da superare la maggioranza assoluta (55%)- tra gli anziani con oltre 65 anni di età; tra questi ultimi, però, è anche più presente una componente che predilige i giornali (22%).
Come cambiano le fonti di informazione in relazione al livello di istruzione? Chi ha un diploma o una laurea tende a informarsi soprattutto su Internet (48%) o attraverso programmi televisivi (31%). Coloro che hanno conseguito al massimo la licenza media, poi, per tenersi aggiornati tendono a fruire maggiormente della televisione (43%), anche se una quota rilevante (39%) sceglie il web. Quanti sono in possesso di un basso livello di istruzione scelgono in maggioranza la tv (53%), ma una percentuale non trascurabile utilizza i giornali (19%).

Vediamo, infine, come si informano i diversi elettorati. I sostenitori del Pd privilegiano la televisione (43%), ma tra di loro si distingue una quota interessante che sceglie i giornali (16%) o la radio (13%). Coloro che voterebbero per il M5s sono marcatamente più orientanti a informarsi su Internet (60%), mentre chi guarda a Forza Italia si divide in maniera quasi equanime tra tv (44%) e web (46%). Tra gli elettori della Lega, invece, la maggioranza (assoluta, 54%) utilizza la televisione per tenersi informato, seguita dalla Rete (35%). Una tendenza simile è individuabile anche tra quanti guardano a FdI: chi voterebbe per la formazione di Giorgia Meloni, infatti, per la propria informazione predilige la tv (48%) e Internet (31%). Infine, chi guarda ai partiti minori: per questa categoria, la fonte principale di informazione è il web (53%), scelto in misura quasi doppia rispetto alla televisione (27%).



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 13 e il 15 aprile 2022 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1000 persone (rifiuti/sostituzioni: 4931), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.59% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Sara Garbin ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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