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ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST |
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Nord Est: San Valentino รจ una festa commerciale (12 febbraio 2025)
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Le olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 (5 febbraio 2025)
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Il gradimento del Governo Meloni da parte del Nord Est (29 gennaio 2025)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA |
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X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO |
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Rapporto 2005 (giugno 2005 - file pdf)
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Rapporto 2004 (gennaio 2004 - file pdf)
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Rapporto 2002 (giugno 2002 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST |
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Rapporto 2007 (gennaio 2007 - file pdf)
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Rapporto 2005 (gennaio 2005 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE |
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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
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Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - RESTA FORTE LA RICHIESTA DI REGOLAMENTARE I SOCIAL NETWORK
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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LIMITI AL SOCIAL NETWORK, OTTO SU DIECI DICONO SÌ [di Natascia Porcellato]
“È urgente mettere delle regole a Internet e ai social network perché sono diventati posti in cui si può dire e fare di tutto: perseguitare persone, diffamarle, insultarle e pubblicare notizie false”? Sì, risponde l’81% degli intervistati di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della Provincia Autonoma di Trento. Guardando ai dati dell’Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, inoltre, il valore appare del tutto stabile rispetto all’83% registrato cinque anni fa.
Secondo il Report Digital 2024, quasi 43 milioni di italiani sono attivi sui social network, usano mediamente 6 piattaforme al mese e ci passano 1 ora e 48 minuti al giorno. La più usata e amata rimane sempre Whatsapp (90% di quanti hanno tra i 16 e i 64 anni), seguita da Facebook (78%) e Instagram (74%). Internet, però, oltre a essere il luogo dei social e delle chat, si conferma anche come posto in cui fare shopping (90%) e cercare notizie (47%), controllare meteo (63%) o posta elettronica (75%). È, insomma, una parte tutt’altro che secondaria della vita di ognuno, con influenze profonde nei rapporti sociali, sia nelle loro espressioni migliori che in quelle peggiori. Così, è all’ordine del giorno trovare notizie su reati compiuti sui social network: dalla diffamazione alla sostituzione di persona, dallo stalking alle molestie, dalle minacce alla lesione della privacy, solo per citarne alcuni. Per questo motivo, appare più che comprensibile che l’allarme sociale su questo sia ampio e che la richiesta di interventi a regolamentare il mondo virtuale sia tanto diffusa.
Da quali settori arrivano le richieste più pressanti? Innanzitutto, rileviamo come la richiesta di intervento sia larga e trasversale, ed è appannaggio della maggioranza assoluta in tutti i settori considerati. Tuttavia, andando più nel dettaglio, vediamo che sono soprattutto le donne (87%) a caldeggiare una limitazione dei comportamenti lesivi sui social network, mentre tra gli uomini lo stesso orientamento si ferma 12 punti percentuali prima, al 75%.
Se alla dimensione di genere associamo anche l’età, possiamo osservare ulteriori indicazioni interessanti: prendiamo come riferimento la distanza tra donne e uomini. Tra gli under-25, la lontananza tra l’adesione delle donne (94%) e quella dei coetanei (67%) appare massima e raggiunge quota 27 punti percentuali. Tra i 25 e i 44 anni, invece, il saldo tra percezioni femminili e maschili si ferma intorno al valore medio (+11 e +13 punti percentuali), mentre la distanza torna a salire tra uomini e donne di età centrale (+17 punti percentuali) o adulti (+20 punti percentuali). È solo tra gli over-65, infatti, che le parti si avvicinano e invertono, con gli uomini (89%) a mostrare una richiesta di disciplina leggermente superiore rispetto a quella delle coetanee (85%).
Infine, vediamo l’influenza della politica. L’idea di mettere regole e limiti ai social network appare (trasversalmente) condivisa soprattutto dagli elettori di Partito Democratico (87%), Forza Italia (97%) e Fratelli d’Italia (87%), ma anche tra chi voterebbe per la Lega (78%) o il Movimento 5 Stelle (74%) l’adesione appare (largamente) maggioritaria.
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NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 13 e il 17 maggio 2024 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.002 persone (rifiuti/sostituzioni: 3.020), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,10% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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