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one antifascismo (23 aprile 2025)
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0ne 16.4 (16 aprile 2025)
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Il Nord Est e gli investimenti nel settore aerospaziale (9 aprile 2025)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA |
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X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO |
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Rapporto 2005 (giugno 2005 - file pdf)
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Rapporto 2004 (gennaio 2004 - file pdf)
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Rapporto 2002 (giugno 2002 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST |
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Rapporto 2007 (gennaio 2007 - file pdf)
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Rapporto 2005 (gennaio 2005 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE |
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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
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Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - LA SCELTA FRA LAVORO DIPENDENTE E LAVORO AUTONOMO
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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IL NORD EST TORNA A GUARDARE AL LAVORO NON DIPENDENTE [di Natascia Porcellato]
Il Nord Est torna a guardare al lavoro indipendente? Sembra di poter pronunciare un cauto sì, guardando alle analisi di Demos per Il Gazzettino. Oggi, infatti, potendo scegliere un lavoro per sé o per i propri figli, il 39% degli intervistati vorrebbe un’attività in proprio o da libero professionista, il 32% guarda all’impiego pubblico e il 29% preferirebbe essere dipendente di un’azienda privata, che sia piccola o grande.
Guardando alla serie storica di cui dispone l’Osservatorio sul Nord Est, inoltre, possiamo osservare come siano cambiati gli orientamenti in questo quarto di secolo. Il tratto che colpisce maggiormente è la crisi di attrazione verso il lavoro autonomo che caratterizza il passato: se tra il 2000 e il 2007 la preferenza supera stabilmente la soglia della maggioranza assoluta (51-55%), negli anni successivi assistiamo a una costante diminuzione. Nel 2014, infatti, la propensione verso le attività in proprio si ferma al 42%, scende ulteriormente (39%) nel 2018 e anche nel 2022, dove non va oltre il 35%. Oggi, però, con l’indicatore che sale di quattro punti percentuali e torna al 39%, assistiamo, forse, a un’inversione di tendenza, ovviamente tutta da verificare nei prossimi anni.
E le preferenze verso il lavoro dipendente? Come sono cambiate? Tra il 2000 e il 2014, la predilezione verso l’impiego in aziende private si attesta intorno al 24-27%, schizza al 38% del 2018, per poi ridiscendere al 34% nel 2022 e fermarsi oggi al 29%. La simpatia verso il lavoro pubblico, invece, nel 2000 raccoglie il 21% dei nordestini, sale al 25% sette anni più tardi e raggiunge il 31% nel 2014. Il 2018 segna un punto di crisi, con una brusca discesa (23%), ma le quotazioni risalgono rapidamente al 31% nel 2022 e si stabilizzano ora al 32% (la più alta quota di propensione al lavoro pubblico dei nordestini mai raggiunta).
Come cambiano queste preferenze nei diversi settori sociali? Vediamo prima di tutto il lavoro autonomo. Quanti preferirebbero per sé o per i propri figli una professione non legata a vincoli di dipendenza sono in misura maggiore giovani con meno di 25 anni (67%) e persone di età centrale (35-44 anni, 46%). Dal punto di vista socioprofessionale, invece, sono studenti (67%), disoccupati (50%) e pensionati (45%) a mostrare un interesse superiore alla media verso il lavoro autonomo, ma è interessante anche osservare che gli stessi liberi professionisti (47%) e imprenditori (67%) (ri)confermano la propria scelta di vita lavorativa.
Il lavoro da dipendente di un’azienda privata, invece, sembra convincere maggiormente i giovani tra i 25 e i 34 anni (40%), oltre agli adulti (55-64 anni, 38%), mentre guardando alle professioni emerge una maggiore preferenza espressa da impiegati e casalinghe (entrambi 40%), insieme ai disoccupati (36%).
Infine, il lavoro pubblico. Un tempo considerato quanto di più lontano dallo spirito di questo territorio, oggi questa opzione, popolare e in crescita, convince soprattutto quanti hanno tra i 45 e i 54 anni o sono operai (entrambi 48%), ma anche una quota superiore alla media di liberi professionisti (36%) sembra tentata dal “posto sicuro”.
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NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 15 e il 17 gennaio 2025 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.001 persone (rifiuti/sostituzioni: 7.003), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,1% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli e Paolo Bonanomi hanno svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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