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ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST |
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I limiti di velocità - l'opinione del Nord Est (17 aprile 2024)
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Il Governo giudicato dal Nord Est (10 aprile 2024)
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L'immigrazione è una risorsa per l'economia? (3 aprile 2024)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA |
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X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO |
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Rapporto 2005 (giugno 2005 - file pdf)
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Rapporto 2004 (gennaio 2004 - file pdf)
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Rapporto 2002 (giugno 2002 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST |
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Rapporto 2007 (gennaio 2007 - file pdf)
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Rapporto 2005 (gennaio 2005 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE |
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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
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Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL CARO-BENZINA VISTO DA NORD EST
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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BENZINA E RINCARI, INCUBO PER 3 PERSONE SU 4 [di Fabio Bordignon]
Non è destinato ad arrestarsi, secondo i cittadini del Nord Est, il trend al rialzo dei prezzi del carburante. I rincari registrati nelle ultime settimane non colgono di sorpresa i consumatori, che nella grande maggioranza si attendono, per i prossimi dodici mesi, ulteriori aumenti al distributore. E' di quasi tre persone su quattro la componente che immagina un 2008 all'insegna di nuove impennate: a mostrarlo sono i dati della periodica rilevazione dell'Osservatorio sul Nord Est, che ha misurato le aspettative della popolazione nelle regioni nord-orientali. 150 euro in più all'anno: sarà questa, in base alle ultime stime del Codacons, la cifra che le famiglie italiane si troveranno a sborsare per effetto dei rincari sul prezzo della benzina e del gasolio. Una vera e propria stangata, quella determina dai nuovi record del petrolio, cui potrebbero sommarsi - sempre secondo la denuncia delle associazioni dei consumatori - le ripercussioni sul costo della vita prodotte dagli aumenti sui beni alimentari trasportati "su gomma". Sfondato il tetto dei 100 euro al barile, per il petrolio, il prezzo della "verde" è tornato vicino ai massimi storici del luglio 2006. Dinamiche, quelle appena descritte, che sembrano ricalcare fedelmente le previsioni tracciate dai cittadini del Nord Est: qualche settimana fa; prima, cioè, che le fiammate degli ultimi giorni spingessero il governo a progettare dei tagli delle imposte sui carburanti. Le previsioni rilevate da Demos per Il Gazzettino, su un campione di 1000 persone, riguardano i dodici mesi successivi all'intervista. Un intervallo di tempo sul quale le persone interpellate gettano uno sguardo del tutto pessimista, quasi rassegnato, circa l'evoluzione dei prezzi del carburante. Il 73% della popolazione, infatti, (nel Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella provincia di Trento) immagina una dinamica al rialzo nel corso del 2008. Un altro 18% prevede una situazione di sostanziale stabilità , mentre è di appena il 6% la quota di ottimisti, che suggeriscono quantomeno una lieve inversione di rotta. Va subito precisato, peraltro, come siano le persone più istruite, quelle - si presume - con maggiori strumenti per formulare un giudizio, a prendere posizione nella schiera dei pessimisti. Questi ultimi ammontano a circa l'80%, fra i soggetti che hanno conseguito la laurea o il diploma di scuola superiore, mentre declinano al 57% fra chi dispone della sola licenza elementare (oppure è senza licenza). |
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Il sondaggio ha poi chiesto al campione selezionato di indicare i maggiori responsabili dei rincari. Una domanda che, già proposta alla fine del 2004, consente di analizzare l'evoluzione temporale delle opinioni in materia. Oggi come tre anni e mezzo fa, ad essere chiamate sul banco degli imputati sono innanzitutto le compagnie petrolifere. A sottolineare le loro "colpe" sono circa quattro persone su dieci (40%), contro il 29% della precedente rilevazione. Tale crescita, naturalmente, è in parte spiegata anche dal sensibile riassorbimento di un altro fattore: la guerra in Iraq, che nel 2004 veniva chiamata in causa dal 23% degli intervistati, contro il 7% di oggi. Tale processo determina, allo stesso tempo, una crescita delle altre dimensioni suggerite dall'indagine. Sale (dal 20) al 27%, in particolare, la quota di persone che punta il dito sulla tassazione di gasolio e benzina. Mentre il 14% (contro l'11%) attribuisce le responsabilità ai paesi produttori di petrolio. Infine, viene perlopiù assolto l'euro, i cui effetti sui prezzi sono sottolineati dal 6% degli intervistati (con una riduzione di tre punti percentuali rispetto al 2004). |
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NOTA METODOLOGICA
I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 17 e il 21 gennaio 2008. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1048 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età . I dati delle precedenti rilevazioni fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti. La documentazione completa su www.agcom.it. |
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