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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E LA VITA DI COPPIA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
NORD EST: SÌ ALLA VITA DI COPPIA
[di Natascia Porcellato]

"Due non è il doppio, ma il contrario di uno, della sua solitudine. Due è alleanza, filo doppio che non è spezzato". Lo scrittore napoletano Erri De Luca esprime così la sua idea di coppia in "Il contrario di uno". L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, oggi indaga sul campo dei sentimenti e dell'importanza di essere "in due" nella società contemporanea. La ritiene una condizione fondamentale la maggioranza assoluta dei rispondenti: 58%. Un intervistato su tre, invece, la considera importante, ma non basilare. L'aspetto maggiormente rilevante in questo campo sembra essere il dialogo (39%), seguito da comprensione (19%) e condivisione dei problemi (18%). Anche se, per un intervistato su tre, dialogo, comprensione e condivisione si fermano di fronte a lavatrice e asse da stiro, considerati soprattutto "cose da donne".
La vita di coppia è uno dei fattori che trova maggiore rappresentazione e spazio nella società contemporanea. Giornali (scandalistici e non) si occupano costantemente della spesso turbolenta vita amorosa dei vip. Film e telefilm mettono in scena copioni raramente esenti da risvolti quantomeno teneri, se non romantici. Spesso suonano alla radio canzoni inneggianti alla passione per qualcuno appena incontrato o intrise di dolorosa nostalgia per chi si è perso. Ogni giorno le tv trasmettono talk show in cui imperano racconti di vita e reality che riprendono "amori in diretta". Per non parlare dei romanzi talvolta costruiti su storie di matrimoni spenti e accesi amanti.
In un contesto come questo ci hanno in parte stupito i dati presentati oggi, soprattutto perché appaiono in controtendenza rispetto alla rappresentazione mediatica. Donne e uomini sono infatti uniti nel ritenere il rapporto di coppia fondamentale (58%) o importante (32%). Età e pratica religiosa ci offrono delle indicazioni interessanti: sono soprattutto i giovani con meno di 35 anni e quanti non frequentano i riti religiosi a ritenere importante -ma non basilare- la "vita a due", mentre coloro che tendono a considerare il rapporto di coppia fondamentale sono maggiormente presenti tra adulti, anziani e praticanti assidui.
Anche le valutazioni sugli aspetti rilevanti della "vita a due" sono particolarmente interessanti: passione, sesso e romanticismo -tutti ingredienti fondamentali dell'amore "rappresentato" dai media- sono relegati in fondo alla classifica. Il richiamo alle difficoltà della quotidianità, al bisogno di sentirsi compresi, alla necessità di vedersi riconosciuti dalla persona che si ama appare chiaro. Infatti è il dialogo, scelto da quasi quattro rispondenti su dieci, ad essere il fattore maggiormente indicato. A seguire troviamo la comprensione (19%), la condivisione dei problemi (18%) e la complicità (14%).
Una vita in due, dunque, basata su dialogo e condivisione. Che per alcuni, però, ha almeno un limite: le faccende domestiche. Un rispondente su tre, infatti, è d'accordo con l'affermazione "La cura della casa è soprattutto compito della donna". E anche in questo caso osserviamo una frattura generazionale: sono soprattutto quanti hanno più di 55 anni a sostenere questa opinione, mentre i più giovani si mostrano meno propensi a sostenere la distinzione di genere nelle faccende domestiche.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 27 novembre e il 1 dicembre 2009. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1027 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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