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X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
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Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST RIPONE LA FIDUCIA NEL MOVIMENTO 5 STELLE
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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NORDEST, MOVIMENTO 5 STELLE IN TESTA NELLA FIDUCIA DELLA GENTE [di Natascia Porcellato]
L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, si occupa oggi di uno degli attori emergenti del panorama politico: il Movimento 5 Stelle. Oggi è poco più di un nordestino su quattro (26%) a dichiarare di provare molta o abbastanza fiducia nel movimento promosso da Beppe Grillo. Se confrontiamo questo dato con quello riservato agli altri partiti, vediamo che questa sembra essere la riserva di fiducia più ampia a disposizione di una forza politica oggi. Quali le ragioni del successo alle ultime amministrative? La protesta contro tutti gli altri partiti è la motivazione principale (44%), seguita dalla scelta di candidati estranei ai partiti (17%) e l'espressione del malcontento contro il governo (13%).
Alle ultime elezioni amministrative abbiamo assistito all'affermazione del Movimento 5 Stelle (M5S). Se ci riferiamo al solo Veneto, il M5S è riuscito a imporre un suo candidato alla guida di due amministrazioni: Roberto Castiglion, a Sarego (Vicenza), e Alvise Maniero, a Mira (Venezia). Anche dove non ha vinto, però, il M5S ha visto aumentare i propri consensi rispetto alle regionali 2010. Ad esempio, a Verona i voti sono quasi triplicati, e a Belluno più che raddoppiati.
Non stupisce, quindi, osservare che il M5S si colloca in questo momento in cima alla "classifica" della fiducia del Nord Est nei partiti: circa il 26% degli intervistati, infatti, dichiara di provare molta o abbastanza fiducia verso la lista promossa da Beppe Grillo, mentre più distaccate appaiono le altre formazioni. Idv (19%), Pd (17%), Sel (13%), Udc e Pdl (entrambi intorno al 12%), Lega Nord (11%) e Fli (10%), infatti, raccolgono quote di consenso inferiori rispetto alla "lista a 5 stelle".
Qual è il profilo di quanti si fidano del M5S? Sono soprattutto uomini, di età compresa tra i 25 e i 44 anni, in possesso di un livello di istruzione medio o alto. Dal punto di vista religioso ritroviamo una presenza superiore alla media di non praticanti, mentre professionalmente sono in misura maggiore impiegati, imprenditori, liberi professionisti o disoccupati.
Godere del consenso del 26% degli intervistati, però, significa avere l'appoggio di una minoranza. Come unire, dunque, la moderata fiducia con il recente buon risultato del M5S? Il successo della formazione guidata da Beppe Grillo sembra risiedere prima di tutto proprio nella contestazione dell'attuale sistema partitico. Secondo i nordestini, infatti, la protesta contro tutti i partiti (44%), seguita dalla scelta di candidati estranei ai partiti (17%) sono le prime ragioni del successo, seguite dalla contestazione verso il governo (13%). Indicazioni simili (9%), poi, ottengono la fiducia nella personalità di Beppe Grillo e le proposte concrete del movimento.
Le tendenze illustrate per il Nord Est, inoltre, non appaiono lontane da quelle rilevate in Italia, per quanto alcune peculiarità possano essere individuate. I nordestini, infatti, enfatizzano maggiormente l'aspetto legato alla personalità di Beppe Grillo e le proposte del Movimento, mentre gli italiani nel loro complesso tendono a puntare maggiormente sulla critica al governo.
Interessante, infine è osservare come cambino le motivazioni tra coloro che orientano il proprio voto o che provano fiducia per il M5S. In questo caso, infatti, l'enfasi sulla protesta contro partiti e governo in parte si contrae, mentre appare più marcata l'attenzione alla provenienza extra-partitica dei candidati e alle proposte concrete del movimento.
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NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 31 maggio-4 giugno 2012 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1008 persone (rifiuti/sostituzioni: 3615), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Fabio Turato, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Mauro Vullo ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti. Documento completo su www.sondaggipoliticoelettorali.it
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