demos & PI
contatti area riservata
RAPPORTO GLI ITALIANI E LO STATO OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE IL MONDO A NORDEST MONITOR ITALIA LE INDAGINI EUROPEE
ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST
L'opinione del Nord Est sulla carne sintetica
(20 marzo 2024)
vedi »
Difendersi (con le armi) è giusto per 2 nordestini su 3
(13 marzo 2024)
vedi »
La parità economica fra i generi non c'è ancora
(6 marzo 2024)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA
X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza
(21 luglio 2011 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO
Rapporto 2005
(giugno 2005 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2004
(gennaio 2004 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2002
(giugno 2002 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST
Rapporto 2007
(gennaio 2007 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2005
(gennaio 2005 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE
Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto
(15 maggio 2015)
vedi »
Il Veneto e la lega
(9 marzo 2015)
vedi »
I veneti e l'informazione
(18 dicembre 2009)
vedi »
OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E IL RAZZISMO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
NUOVO ALLARME A NORD EST, CRESCE IL PERICOLO RAZZISMO
[di Natascia Porcellato]

"Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli": questa frase di Martin Luther King risale alla metà del secolo scorso. È ancora (terribilmente) attuale oggi? Sembra di sì, secondo i dati presentati all'interno dell'Osservatorio sul Nord Est curato da Demos per Il Gazzettino. Il 54% dei nordestini, infatti, è moltissimo (15%) o molto (39%) d'accordo con l'idea che il razzismo sia un pericolo reale nella propria provincia, mentre è il 46% a mostrarsi poco (33%) o per niente (13%) in linea con questo pensiero. Guardando al 2000, quando il consenso verso questa affermazione era fermo al 47%, il saldo è positivo di 7 punti percentuali.

I pregiudizi possono essere diretti verso diversi settori della popolazione. Ad esempio, ci sono quelli verso le donne, tradizionalmente discriminate -sia lavorativamente che socialmente- in favore della componente maschile della comunità. Oppureci sono le preclusioni verso le minoranze etniche, "colpevoli" di essere di avere la pelle di un colore o parlare una lingua diversa dalla maggioranza. O, ancora, ci sono le disparità legate alla presenza di handicap fisici o psichici che rendono molto difficile per queste persone trovare un posto nella società contemporanea. Il rischio che il razzismo si faccia strada, dunque, è sempre presente e può provenire da diversi fronti. Dall'altra parte, però, è proprio la capacità di reazione di fronte a questo rischio che diventa un'importante cartina di tornasole degli anticorpi che le comunità hanno sviluppato per combatterlo.
Oggi, il 54% degli intervistati di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento pensa che il razzismo sia un pericolo reale nel proprio territorio. Rispetto a sedici anni fa, quando la stessa idea raccoglieva il consenso del 47% dei rispondenti, segnaliamo una crescita di 7 punti percentuali: il tempo, dunque, sembra stia acuendo questa preoccupazione.

Quali sono i settori sociali maggiormente sensibili e quali invece i meno coinvolti? Dal punto di vista anagrafico, vediamo che questo timore è presente soprattutto tra le persone tra i 25 e i 34 anni (73%) e tra quanti hanno tra i 35 e i 44 anni (57%). I valori si mantengono intorno alla media dell'area, invece, tra i giovani under-25 (56%) e tra le persone di età centrale (45-54 anni, 55%), mentre la preoccupazione per il razzismo sembra essere più contenuta tra gli adulti (47%) e gli anziani (46%).

Guardando all'istruzione, poi, emerge come il timore verso la presenza del razzismo nel territorio coinvolge il 61% di coloro che sono in possesso di un diploma o una laurea e il 59% di chi ha conseguito la licenza media. Molto meno preoccupati (34%), invece, appaiono coloro che hanno conseguito un basso livello di istruzione.

Politicamente, infine, il rischio che il razzismo sia un pericolo reale nella propria provincia impensierisce in misura maggiore gli elettori del Partito Democratico (61%) e del Movimento 5 Stelle (58%). All'opposto, i sostenitori di Forza Italia (39%) sembrano i meno turbati. Sostanzialmente intorno alla media dell'area, invece, appare la tensione manifestata dagli elettori della Lega Nord (49%), da coloro che guardano ai partiti minori (51%) e da quanti si rifugiano nell'area "grigia" dell'incertezza e della reticenza (53%).

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 8-10 febbraio 2016 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1010 persone (rifiuti/sostituzioni: 10172), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.

home  |  obiettivi  |  organizzazione  |  approfondimenti  |  rete demos & PI  |  partner  |  privacy step srl  ::  p. iva 02340540240