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OSSERVATORIO SUL NORD EST - 70 ANNI DALLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
DIRITTI DELL'UOMO: GIUSTI, MA IL 38% NON LI CONOSCE
[di Natascia Porcellato]

Pochi giorni fa, si sono compiuti i 70 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Nata sulle macerie, anche umane, della Seconda Guerra Mondiale, la Carta si prefiggeva di individuare i diritti di cui sono portatori gli esseri umani in quanto tali. La nascita di questa sorta di "codice etico" internazionale ha costituito una pietra miliare nei rapporti tra gli Stati: ai diritti e alle libertà contenute, infatti, viene attribuito un valore giuridico autonomo e sono divenute patrimonio comune delle nazioni civili.

Quanto è condivisa, oggi, la Dichiarazione dall'opinione pubblica di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento? Secondo i dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, il 55% si dichiara molto o abbastanza d'accordo con il contenuto della Carta, mentre il 7% esprime la propria contrarietà. Colpisce, però, che il 38% dichiari di non conoscerla: questi settant'anni sembrano aver allontanato, più che sedimentato, i contenuti della Dichiarazione.

Dal punto di vista politico, i sostenitori del Partito Democratico si dividono tra chi la sostiene (68%) e quanti invece non la conoscono (32%). L'adesione al documento si ferma al 52% tra gli elettori di Forza Italia, mentre l'8% si mostra contrario e il 40% ammette di ignorarne il contenuto. Il consenso alla Dichiarazione scende sotto la soglia della maggioranza assoluta tra quanti guardano alla Lega (43%), tra i quali però più che la contrarietà (9%) emerge una certa non conoscenza (48%). Differenti sembrano essere gli orientamenti presenti tra i sostenitori dell'altro socio di governo. Quanti guardano al M5s, infatti, sostengono in maniera più ampia il contenuto della Carta (63%), anche se l'11% circa ne prende le distanze e il 26% dichiara di non conoscerne il contenuto. Quanti guardano ai partiti minori, poi, appaiono più nettamente a sostegno della Dichiarazione (87%), mentre scende al 13% la quota di chi non la conosce.

Alla prova di uno dei diritti contenuti al suo interno, però, emergono indicazioni importanti. Agli intervistati è stato sottoposto, nella forma dell'opinione, uno stralcio dell'articolo 13, che si colloca nella sezione dedicata ai diritti dell'individuo nei confronti della comunità: "Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese". Il 72% dei nordestini si è dichiarato moltissimo o molto d'accordo con questa affermazione.

Anche in questo caso, consideriamo l'influenza della politica. È tra gli elettori del Partito Democratico che il consenso verso questa idea raggiunge la (quasi, 93%) unanimità. Intorno alla media dell'area, invece, si collocano i valori di quanti guardano ai partiti minori (73%) o a Forza Italia (70%). Interessante, infine, è guardare agli orientamenti degli elettori vicini alle formazioni che compongono l'esecutivo gialloverde. Tra chi voterebbe per la Lega di Salvini, l'accordo all'idea che ognuno abbia il diritto di lasciare qualsiasi Paese si ferma al 60%, mentre tra quanti si riconoscono nel Movimento 5 Stelle Di Maio la quota sale al 75%.

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-7 novembre 2018 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI e river sampling su social media da Demetra. Il campione, di 1005 persone (rifiuti/sostituzioni: 5695), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.1% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.

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