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OSSERVATORIO SUL NORD EST - A NORD EST AUMENTA LA PAURA PER L'IMMIGRATO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
LA GRANDE PAURA DEGLI IMMIGRATI, TEMUTI PER CULTURA E LAVORO
[di Natascia Porcellato]

"Sono un cittadino, non di Atene o della Grecia, ma del mondo", sosteneva Socrate. 2400 anni dopo, la cittadinanza mondiale sembra ancora molto al di là da venire e le migrazioni spesso si accompagnano a inquietudini. L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, indaga intorno ai timori legati al fenomeno migratorio. Il 42% degli intervistati pensa che "gli immigrati sono un pericolo per la nostra cultura, la nostra identità e la nostra religione", mentre è il 32% a ritenere che "gli immigrati costituiscono una minaccia per l'occupazione".

Chi viene da un altro Paese, dunque, sembra suscitare, tra i nordestini, più interrogativi legati all'identità culturale che allarmi per una possibile concorrenza sul lavoro. Entrambe queste opinioni, però, sembrano essersi rafforzate nel corso del tempo. La percezione di un rischio identitario, infatti, è cresciuta di 10 punti percentuali rispetto al 2003, ma guardando al 2014 l'aumento raggiunge i 13 punti percentuali. La preoccupazione che gli immigrati costituiscano un pericolo per il lavoro, invece, appare in crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2014.

Quali settori mostrano una maggiore sensibilità per l'uno o per l'altro timore? Coloro che guardano con sospetto agli immigrati per ragioni legate all'identità culturale o alla religione, sono in misura maggiore giovani (25-34 anni, 55%), oltre che persone di età centrale (45-54 anni, 50%) e adulti tra i 55 e i 64 anni (46%). Gli under-25, invece, sembrano essere i meno toccati da questo allarme (24%). Dal punto di vista socio-professionale, la paura tende a crescere tra operai (61%), disoccupati (58%), e imprenditori (51%). Politicamente, sono soprattutto gli elettori della Lega (59%) a ritenere gli immigrati una minaccia per la nostra cultura. Anche tra i sostenitori del Movimento 5 Stelle il valore si colloca nettamente al di sopra della media dell'area (47%), mentre quelli di Forza Italia non se ne discostano molto (44%). Quanti sono vicini al Partito Democratico appaiono meno reattivi a questo tipo di preoccupazione (21%), così come coloro che guardano ai partiti minori (30%) o si collocano nell'area grigia dell'incertezza (28%).

L'idea che gli immigrati costituiscano un pericolo per l'occupazione, invece, tende ad essere presente soprattutto tra le persone tra i 25 e i 54 anni, con valori compresi tra il 36 e il 49%. Guardando alle professioni, osserviamo come la paura di una concorrenza lavorativa da parte dei migranti sia condivisa soprattutto da disoccupati (58%), operai (48%) e casalinghe (37%). Dal punto di vista politico, infine, vediamo come siano ancora una volta gli elettori della Lega (49%) e del Movimento 5 Stelle (35%) quelli più sensibili a questa visione, con Forza Italia poco lontano dagli elettori grillini (34%). Il timore di una concorrenza occupazionale da parte degli immigrati appare invece molto limitata tra chi guarda ai partiti minori (16%) e chi è incerto (22%), mentre è (quasi) assente tra i sostenitori del Partito Democratico (2%).

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-7 novembre 2018 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI e river sampling su social media da Demetra. Il campione, di 1005 persone (rifiuti/sostituzioni: 5695), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.1% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.

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