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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: SAN VALENTINO È UNA FESTA COMMERCIALE

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
SAN VALENTINO? PER 7 SU 10 È UNA FESTA COMMERCIALE
[di Natascia Porcellato]

Fiori e cioccolatini, cene al lume di candela e fughe romantiche, senza dimenticare profumi e gioielli: nel 2024, per festeggiare San Valentino, gli italiani hanno speso quasi un miliardo e 900 milioni di euro (indagine Ipsos per Confesercenti). In attesa di sapere come andrà il 2025, l’Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, indaga oggi intorno al significato della ricorrenza che si festeggia il 14 febbraio. Secondo la maggioranza degli intervistati di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della Provincia autonoma di Trento, San Valentino è una festa eminentemente commerciale (68%), mentre il 20% la ritiene importante soprattutto per viverla con la persona amata e il 12% la giudica apprezzabile per tutti perché celebra l’amore.

Come sono cambiati nel corso del tempo questi orientamenti? E come si declinano nei diversi settori sociali? Vediamoli con ordine, partendo da coloro che appaiono più freddi verso San Valentino.

I cinici. Dal 2019 ad oggi, vediamo che la componente che vede nel 14 febbraio solo un affare commerciale, pur oscillando tra il 66% rilevato sei anni fa, il 74% del 2023 e l’attuale 68%, mantiene saldamente la maggioranza assoluta. La percentuale, però, tende a crescere ulteriormente tra donne (72%), oltre che tra le persone tra i 45 e i 54 anni (85%) e gli adulti (55-64 anni, 78%). Guardando alla categoria socioprofessionale, inoltre, possiamo osservare come questo atteggiamento accomuni operai (73%) e liberi professionisti (77%), imprenditori e lavoratori autonomi (72%), impiegati e funzionari (73%).

L’amore è di coppia. La quota di coloro che giudicano il giorno di San Valentino importante per dedicarlo alla persona che si ama, invece, si attestava al 19% nel 2019, il valore è poi sceso al 13% nel 2023, per risalire oggi al 20%. Qui ritroviamo una presenza leggermente superiore alla media di uomini (22%), mentre dal punto di vista anagrafico appare più consistente la quota di anziani over-65 (31%), anche se è tra i giovani con meno di 25 anni che questa convinzione raggiunge il 50%. Professionalmente, inoltre, osserviamo una presenza superiore alla media di imprenditori e lavoratori autonomi (24%), studenti (36%) e disoccupati (29%).

Gli innamorati dell’amore. Quanti, infine, vivono il 14 febbraio come una ricorrenza importante perché celebra il sentimento dell’amore in sé sono scesi, tra il 2019 e il 2023, dal 16 al 13%, valore che si è stabilizzato attualmente intorno al 12%. Anche in questo caso, sembrano essere più gli uomini (14%) che le donne (10%) a aderire a questa visione, mentre dal punto di vista generazionale possiamo osservare una presenza superiore alla media di giovani tra i 25 e i 34 anni (18%) e di persone che hanno tra i 35 e i 44 anni (26%). Considerando l’influenza della professione, invece, possiamo individuare negli operai (21%) e negli impiegati (16%) i settori più propensi a individuare in San Valentino la festa del sentimento amoroso.

D’altra parte, diceva Nietzsche, «quel che si fa per amore, è sempre al di là del bene e del male». Fosse anche festeggiare San Valentino.



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 15 e il 17 gennaio 2025 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.001 persone (rifiuti/sostituzioni: 7.003), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,1% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli e Paolo Bonanomi hanno svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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